Raccolte le firme necessarie, c’è la mozione di sfiducia per mandare a casa Bruno e i suoi

consiglio comunale francavilla nuova 1

Dopo un primo tentativo momentaneamente abortito, la minoranza è riuscita a raccogliere le firme necessarie a portare e a discutere in Consiglio comunale la mozione di sfiducia per tentare di mandare a casa il sindaco Maurizio Bruno e la sua Amministrazione. Sono dieci le firme in calce al documento protocollato dieci minuti fa in Comune. Hanno firmato, in maniera compatta, Forza Italia, Sinistra italiana, Noi Centro, Alternativa popolare e Rifondazione comunista e, in particolare, i consiglieri: Mimmo Bungaro, Sara Milone, Antonio Andrisano, Gianni Capuano, Maria Passaro, Luigi Fanizza, Dario Mancino, Angelo di Noi, Giuseppe Cavallo ed Emanuele Modugno. Mancano le sottoscrizioni di Carmela Lopalco (Ap), in quanto è fuori città, e di Giacomo Gallone (Direzione Italia) per una precisa scelta. Una scelta spiegata dal coordinatore cittadino Romeo Lippolis: «Nessuna firma sulla mozione in fase di presentazione, ma in Consiglio comunale daremo il nostro voto qualora sussistessero le condizioni affinché la mozione passasse e fosse possibile raggiungere l’obiettivo di porre fine a questa sciagurata esperienza amministrativa».

Romeo Lippolis, coordinatore cittadino di Direzione Italia
Romeo Lippolis, coordinatore cittadino di Direzione Italia

«Noi d’altra parte – prosegue Lippolis – dopo l’8 agosto fisseremo un incontro dinanzi al segretario generale, coinvolgendo tutti i consiglieri comunali, per presentare le dimissioni contestuali dalle assise: se venissero tutti coloro che non sono organici a questa maggioranza, il sindaco se ne potrebbe comunque tornare a casa».

ANTONIO ANDRISANO
Antonio Andrisano

Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Antonio Andrisano, si dice soddisfatto di questo primo risultato sin qui raggiunto e apprezza qualunque iniziativa che tenda allo stesso obiettivo: produrre la fine di questa consigliatura: «Forza Italia prende atto ed esprime apprezzamento anche riguardo la posizione di Direzione Italia e si dichiara sin d’ora disponibile a partecipare all’eventuale iniziativa delle dimissioni contestuali. Se il fine è il medesimo, non abbiamo problemi a sposare le iniziative promosse da altre forze politiche diverse dalla nostra».

Insomma, pare che l’opposizione abbia ritrovato unità d’intenti e che l’Amministrazione si potrebbe salvare per il rotto della cuffia grazie all’apertura di credito, condizionata e a tempo determinato, ufficializzata nei giorni scorsi dai consiglieri di Progetto per l’Italia Domenico Attanasi ed Euprepio Curto.

 

 

 

 

 

 

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