Detto, fatto. Siccome il termine dei 90 giorni è scaduto e il sindaco è rimasto in silenzio sul piano del traffico (come fatto in precedenza per quello relativo all’eliminazione delle barriere architettoniche) il presidente della Cellula Coscioni di Francavilla Fontana, Sergio Tatarano, ha indirizzato un esposto al nuovo prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, per richiedere – come prevede la legge – un suo diretto interessamento. Oltre al merito della questione – piano traffico e piano barriere – Tatarano denuncia anche il mancato rispetto delle normative interne da parte dell’Amministrazione comunale guidata da Maurizio Bruno. La questione, insomma, potrebbe ora essere sottoposta nientemeno che al Governo per l’adozione delle contromisure del caso (in particolare, per la nomina di un commissario ad acta che sopperisca alle carenze locali). Il Comune, infatti, da decenni si sarebbe dovuta dotare degli strumenti di cui sopra. «Come per la diffida rivolta dalla Regione al Comune per la mancata adozione del Peba (sollecitata dalla cellula Coscioni che sta attendendo il decorso dei termini per poter richiedere la nomina di un commissario) il ricorso al prefetto di Brindisi – spiega Tatarano – si configura come ultima spiaggia per un cittadino che voglia aiutare un sistema a funzionare. Al prefetto spetterà di informare il Ministero dei Lavori pubblici e, si spera, di sanzionare anche la condotta dell’Amministrazione».
«Nel deserto politico di Francavilla Fontana – prosegue, amareggiato – da mesi le uniche preoccupazioni sono quella di riuscire a garantire la sopravvivenza della specie da una parte, quella di correre alle elezioni dall’altra. Nel mezzo, non rimane più nulla. In questo scenario di immobilismo, ancora una volta non rimane che usare gli strumenti che la legge assegna al singolo cittadino».
