È stato un po’ strano non averlo visto calcare la scena politica per così tanto tempo: 15 giorni sono troppi per uno come lui, sempre presente. Mimmo Bungaro ha avuto i suoi motivi: un problema di salute che ha fatto preoccupare i suoi cari, ma anche tutti quanti – amici, semplici conoscenti e persino avversari politici – coloro che lo conoscono e lo stimano, a prescindere da simpatie, antipatie e ideologie. Nei giorni scorsi, Bungaro è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che è riuscito alla perfezione e, dopo 15 giorni di ricovero, l’altro ieri è uscito. Un breve periodo di convalescenza e cure, poi dovrebbe tornare come nuovo e Francavilla recupererà – dopo una piccola pausa – un politico appassionato ma soprattutto una persona benvoluta. Ieri, ha pubblicato un post du facebook per rassicurare e ringraziare quanti (e sono tanti) gli sono stati vicini, a partire dalla sua famiglia e dal personale del “Dario Camberlingo”. Eccolo:
«15 giorni di me, di te, di noi…
Nella vita gli inconvenienti sono sempre dietro l’angolo!
Ma l’esperienza che ho avuto in questi 15 giorni della mia esistenza mi ha fatto comprendere che in vita ci sono cose ben più importanti e più preziose di tante altre.
Sono stati 15 giorni intensi, pieni di preoccupazioni, riempiti da tante speranze e colmati da tanta gioia!
In questi 15 giorni mi sono stati vicini TUTTI, e per questo motivo vorrei ringraziarVi… con tutto il cuore .
A cominciare da chi ha avuto cura di me dal punto di vista sanitario.
Ringrazio il primario, nonché amico fraterno, del Reparto operatorio dott. Vincenzo della Corte, tutta la sua equipe medica e infermieristica.
Ringrazio TUTTO il Reparto di Cardiologia e il suo primario dott. GALLONE.
E per ultimo, ma non per ultimo, il reparto U.O.C. di Chirurgia generale servizio di Endoscopia digestiva del Dario Camberlingo, personale medico, infermieristico e ausiliario coordinato dal Prof. SERINELLI.
I ringraziamenti vanno estesi anche a tutti i medici (Marinotti, Sgura), infermieri, operatori OSS che sono venuti a trovarmi per incoraggiarmi e soprattutto tranquillizzarmi. GRAZIE A TUTTI!
Detto ciò, non posso esimermi dal ringraziare i miei angeli custodi (mia moglie e figli) che hanno vegliato su di me 24 ore su 24 e tutta la mia famiglia!
Un ringraziamento speciale va ai tanti amici e amiche che sono venuti a trovarmi e che mi hanno raggiunto in qualunque modo. Abbiamo creato un po’ di caos nei reparti, ma va bene così!
Per non parlare delle centinaia e centinaia di gesti di solidarietà che mi sono giunti da tutte le parti.
Per me è motivo di orgoglio e di gratitudine che ricambio a tutti Voi.
GRAZIE A TUTTI, VI VOGLIO BENE!»