Ci sono anche il sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti e il suo ex vice Domenico Margheriti noto come “Domenghini” tra i destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare (592 pagine) emessa dal Gip su richiesta della Procura ed eseguita stamattina (4 luglio) dalla polizia di Taranto. Duecento i poliziotti in azione dalle prime luci dell’alba, anche con un elicottero del Reparto volo di Bari. Gli indagati sono in totale 27, 20 dei quali sono stati condotti in carcere e 7 (tra i quali i due Margheriti) ai domiciliari. Le ipotesi di reato sono, a vario titolo e in concorso, di associazione per delinquere di tipo mafioso, scambio politico-elettorale-mafioso, estorsione, corruzione, rapina, riciclaggio, lesioni personali, danneggiamento, detenzione illegale di armi da fuoco e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il presunto gruppo si ergeva – secondo investigatori e magistrati – a “centro di potere” e si sarebbe infiltrato nel tessuto economico e imprenditoriale locale (intimidazioni nei confronti degli imprenditori) e condizionato appalti pubblici. Oltre al primo cittadino di Erchie e al suo ex braccio destro (difeso dall’avvocato Michele Iaia) sono stati arrestati anche il sindaco di Avetrana (Taranto) Antonio Minò e l’ex consigliere comunale e medico del pronto soccorso di Manduria Nicola Dimonopoli.
Seguiranno aggiornamenti.