Le notizie sono due: la prima, tragicissima; la seconda, conseguenza della prima, non bella (perché dopo una tragedia gli aggettivi bisogna anche saperli scegliere, e dosare) ma sicuramente intrisa di umanità.
La prima. Un ragazzino – 15 anni – ha deciso, molto anzitempo, di farla finita e ha deciso d’impiccarsi in casa sua, tra le campagne che più periferia – topografica e sociale – non si potrebbe, di Brindisi. Ha approffitato, se così si può dire, del fatto di essere rimasto da solo in casa e si è impiccato in cucina. Così, esanime e sconfitto, prim’ancora che fosse nel fiore dei suoi anni, l’hanno trovato i suoi cari, che quella scena non la scorderanno mai. Cosa più triste nella già più che tristissima situazione, l’impossibilità per quella famiglia in difficoltà di rendere i giusti onori e una degna sepoltura a quel piccolo aspirante uomo, incolpevole e indifeso, che non ha saputo o potuto resistere agli urti di una vita che non sempre e non a tutti consente di essere forti, di distinguersi per coraggio ed eroismo, almeno nel comune senso che questi due vocabili hanno, per reagire ai problemi, per affrancarsi dal bisogno, fosse anche il bisogno di sentirsi all’altezza di qualcuno o di qualcosa. Non si esclude un caso di Blue Whale, ma è tutto da verificare.
La seconda. Dopo gli appelli, lanciati sul Web (newspam.it) e in radio (Ciccioriccio), ecco affiorare generosità e umanità. Un’agenzia francavillese di onoranze funebri – “La Fiducia”‘ della famiglia Sardiello – si è offerta di occuparsi, a sue spese, dei funerali. Perché i soldi sono importanti, fondamentali. Senza, non vivi. Ma quando nei hai un po’ da redistribuire, quando credi in qualcosa che non sia solo il profitto – il guadagnare per il mero, egoistico guadagno – ascolti questa tua sensibilità e non aspetti che sia ‘a livella a riequilibrare le disparità sociali, beh, forse un plauso – qui e altrove – è il minimo che ti possa meritare.
