Nove dei 13 indagati raggiunti, nei giorni scorsi, da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura ed eseguita dai carabinieri della stazione di Oria e dai colleghi del Norm di Francavilla Fontana, hanno ammesso di aver compiuto furti ed estorsioni (perlopiù cavalli di ritorno) per mantenere le proprie famiglie. Quattro di loro, invece, si sono professati del tutto innocenti durante gli interrogatori di garanzia dinanzi al giudice per le indagini preliminari Maurizio Saso. Gli 11 ai quali era stato contestato anche l’associazione per delinquere hanno negato con forza l’esistenza di un’organizzazione stabile e di legami permanenti tra loro.
Il primo fondamentale nodo per le difese – sostenute dagli avvocati Pasquale Annicchiarico, Giancarlo Camassa, Raffaele Pesce, Michele Fino, Michele Iaia, Luca Mangia e Andrea D’Agostino – è proprio questo: smontare la tesi dell’esistenza del vincolo associativo.
Secondo il magistrato inquirente e poi anche secondo il Gip, infatti, in 11 avrebbero messo su un’organizzazione con a capo il 45enne Maurizio De Michele e il 28enne Fabio Iurlaro, tutti e due di Oria. Gli altri, invece, sarebbero stati “semplici” partecipi: Daniele Durante (26, di Oria), Antonio Cera (27, di Oria), Antonio D’Amuri detto “Tony” (21, di Oria), Attilio De Michele (22, di Oria, figlio di Maurizio De Michele) e Antonio Lodeserto detto “Gargamella” (62, di Oria, zio di Maurizio De Michele) con compiti nell’esecuzione dei furti e nella ricettazione dei proventi; Eugenio Errico (28, di Latiano) e Mario Iurlaro (64, di Oria) con compiti di smontaggio, riutilizzo e rivendita delle auto o di parti di esse; Angela De Michele (40, di Oria, moglie di Maurizio De Michele) con compiti d’intermediazione tra il marito e soggetti “terzi nella fissazione di incontri di carattere illecito”; Cosima Bernardi (25, di Oria) che – per l’accusa – avrebbe tenuto la “contabilità” del compagno Antonio Cera.
Hanno negato ogni responsabilità il 64enne Mario Iurlaro, il 28enne Eugenio Errico, Rocchetto Leo (31, di Francavilla Fontana) e Andrea Pichierri (25, di Oria) – a Leo e Pichierri non è contestata l’associazione in quanto ritenuti collaboratori soltanto occasionali del presunto sodalizio -. Tra gli indagati – in totale 27 – figura anche un minorenne, per cui procede separatamente la Procura per i Minori di Lecce.
Le indagini dei militari della stazione di Oria – guidati dal luogotenente Roberto Borrello e coordinati dalla Procura – hanno riguardato il periodo maggio-settembre 2016 e consentito di fare luce su 39 fatti di furto (d’auto e in appartamento) ricettazione, riciclaggio ed estorsione.