L’origine dell’incendio di stamattina intorno alle 12 in via Simeana, nel centro di Francavilla Fontana, potrebbe non essere stata fortuita, ma dolosa. È una delle ipotesi investigative al vaglio dei carabinieri, che hanno concentrato le loro attenzioni su di una persona in particolare, che avrebbe dato fuoco a casa dopo un litigio in famiglia, salvo poi allontanarsi ed essere rintracciato poco dopo nei dintorni. Al momento, c’è quindi un solo iscritto nel registro degli indagati, sebbene siano ancora al vaglio del magistrato i provvedimenti da adottare nei suoi confronti.
Nell’appartamento al primo piano – distrutto dalle fiamme e poi dichiarato inagibile – risiedevano, in affitto, madre e suoi due figli maggiorenni. Nel momento in cui è divampato il rogo, preannunciato – pare – da un’esplosione, all’interno dell’immobile non c’era alcuno dei tre, altrimenti i danni e le perdite avrebbero potuto anche essere più consistenti.
Sul posto, oltre ai militari dell’Arma, sono giunti i vigili del fuoco, la polizia locale e un’autoambulanza del servizio 118. Una donna, infatti, ha accusato un malore, probabilmente causatole da stress emotivo, ed è stata accompagnata in ospedale per essere sottoposta ad accertamenti. Nulla di serio, comunque, per lei.
Seguiranno aggiornamenti.