Salasso Tari, i commercianti non ci stanno: giovedì sit-in di protesta davanti al Comune

Foto: Enrico La Sorsa
Foto: Enrico La Sorsa

C’è chi lo scorso anno pagava 5.900 euro e quest’anno dovrà pagarne circa 8mila. Il rincaro della Tari, la tassa sui rifiuti, proprio non va giù ai commercianti di Francavilla Fontana, anche perché qualcuno tra loro rischia proprio di dover chiudere baracca e burattini. Un altro esempio? C’è una pizzeria che ha inaugurato da appena sei mesi – con tutto ciò che, in termini d’indebitamento, il caso comporta – ma ora dovrà farsi carico anche di circa 2mila euro per l’anno in corso. Di qui l’idea di un sit-in di protesta pacifica proprio di fronte al Castello degli Imperiali, sede del Comune, per giovedì prossimo (8 giugno) a partire dalle 16. Un’idea che ha già raccolto numerose adesioni. «Così avanti proprio non si può andare», è il grido di protesta. Si parla di aumenti medi intorno al 30-35 percento rispetto allo scorso anno, quando in realtà la tariffa avrebbe dovuto essere più contenuta a causa di un ritardo nei tempi dell’approvazione (ma del rimborso/compensazione ancora neppure l’ombra). Si tratterà di una manifestazione del tutto apolitica e aperta alla partecipazione di artigiani, commercianti, titolari di partite Iva e semplici cittadini. «È giunto il momento di dire basta», fanno sapere gli organizzatori.

Intanto,  per rendere l’idea, queste sono le cifre di un (mono)locale di 21 mq, uso ufficio, zona centro:

– 2015: € 139,00

– 2016: € 208,00 (+50% c.ca)

[non ancora rimborsato/compensato]

– 2017: € 262,00 (+26% c.ca)

 

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