Il metodo era collaudato: pubblicare falsi annunci sui eBay, Subito.it o anche facebook con falsi profili; incassare i soldi su Postepay intestate ad altri; non consegnare l’articolo, spesso e volentieri smartphone e oggetti hi-tech in genere. Dopo aver analizzato le denunce sporte in ogni parte d’Italia, soprattutto al Centro e al Nord, i carabinieri della stazione e della compagnia di San Vito dei Normanni, nell’ambito dell’inchiesta “Viale della Libertà”, sono riusciti a risalire all’autore delle truffe: il 30enne di Ostuni Cosimo Salvatore Maiorano. Dall’attività investigativa è emerso come i beneficiari formali e ignari delle ricariche Postepay (a titolo di corrispettivo per la vendita degli oggetti) fossero due cittadini italiani residenti in viale della Libertà proprio a San Vito dei Normanni. A loro Maiorano aveva sostanzialmente rubato l’identità. Gli utenti erano attratti dai prezzi particolarmente convenienti e abboccavano spesso fin quando non si rendevano conto che i prodotti da loro pagati non giungevano mai a destinazione.
Si è poi scoperto che Maiorano, dopo essersi registrato sotto falso nome sul sito delle Poste, aveva richiesto e ottenuto 17 carte ricaricabili intestate ai du sanvitesi di cui sopra. Su di una cassetta postale in disuso presso un condominio in viale della Libertà aveva anche apposto i nomi dei fittizi intestatari delle Postepay. Ciò, per non ingenerare sospetti nei portalettere al momento della consegna delle carte, che però puntualmente riceveva in prima persona in nome e per conto degli intestatari. Un errore che ha reso possibile la sua identificazione. Nel corso dell’inchiesta, il pubblico ministero Vincenzo Carluccio ha disposto una perquisizione domiciliare a suo carico: a casa sua sono state quindi ritrovate le Sim card dei telefoni e 16 Postepay sui conti delle quali erano confluiti i proventi illeciti delle truffe: 60 in totale, per introiti pari a circa 15mila euro. Dopo le formalità di rito, Maiorano è stato condotto nel carcere di Brindisi.