Non è la prima volta che accade e probabilmente non sarà, purtroppo, neppure l’ultima. Ma non si può restare indifferenti e non indignarsi di fronte all’ennesima spaccata ai danni di una chiesa, nello specifico della chiesa di San Lorenzo Martire, nell’omonimo quartiere, a Francavilla Fontana. Dopo aver divelto una grata in metallo e infranto con un mattone il vetro di una finestra, i ladri si sono introdotti nell’ufficio del parroco e si sono poi impossessati di due cesti contenenti i salvadanai in terracotta che erano stati impiegati nell’ambito della Quaresima di carità per raccogliere somme destinate a iniziative solidali. Inoltre, hanno messo a soqquadro i locali e hanno rubato una busta con dentro dei medicinali destinati alla Caritas. Ma il raid non è finito qui. Successivamente, non soddisfatti, hanno raggiunto un ambiente adibito a ripostiglio e bagno, hanno strappato una tenda, l’hanno poggiata sul pavimento e hanno rotto alcuni dei salvadanai, che contenevano qualche centinaia di euro. Don Daniele Giangrande ha denunciato tutto ai carabinieri, cui ora spetta cercare di risalire all’identità degli autori del colpo.
Come già scritto, la parrocchia di San Lorenzo non è nuova a episodi del genere e si ritrova puntualmente a dover poi sostenere costi ingenti per riparare i danni, che sono economici, strutturali e soprattutto psicologici.
«Tali avvenimenti – commenta il sacerdote – mettono a dura prova lo spirito di tutta la comunità parrocchiale, che si adopera ferventemente e in totale gratuità per far arrivare quei pochi spiccioli in parrocchia (utili, soprattutto, per la carità e il sostentamento economico della parrocchia stessa), cercando di educare alla legalità. Purtroppo, oramai, la parrocchia viene vista come un luogo da cui attingere a piacere quando se ne ha bisogno. Tutti noi della comunità parrocchiale ci sentiamo estremamente e scossi da questi avvenimenti – conclude – che ci rattristano e indignano profondamente».
Sembra, insomma, che non ci sia davvero più religione…
