Disservizi cimiteriali, Curto: «Bruno & Co. pensano al tempio crematorio, ma ignorano l’essenziale»

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Si riceve e pubblica:

Lungi da noi il tentativo di speculare e/o strumentalizzare lo sgradevole episodio avvenuto stamani presso il cimitero comunale di Francavilla Fontana dove il rito pietoso della sepoltura (uno degli aspetti da cui più di altri si misura il livello di civiltà di una comunità!) è stato rinviato di ora in ora a causa della carenza di personale, ma non vi è alcun dubbio che ancora una volta le scelte politiche dell’Amministrazione Bruno in tema di servizi alla comunità si sono dimostrate disastrose.

Da sempre ci siamo battuti – e continueremo a farlo! – contro le gare al massimo ribasso che sistematicamente si rivelano dannose per il cittadino, così come è avvenuto nel caso in questione dove – al fine di recuperare margini di profitto – il soggetto che si è aggiudicato l’appalto sin dal primo giorno si è contraddistinto per l’utilizzo di un numero di operatori cimiteriali sicuramente insufficiente far fronte al delicato compito.

Ma, ancor di più, desta irritazione l’atteggiamento da nobile decaduto dell’Amministrazione Bruno che – così come ci insegna la storia dei nobili decaduti – da un lato esibisce con spocchia un elegante abito da sera (in questo caso il tempio crematorio!), mentre, dall’altro, non è in possesso di un euro (i servizi essenziali!) per comprarsi un tozzo di pane al rientro a casa.

Una cosa è certa: la politica amministrativa di Bruno e soci, tutta finalizzata a consegnare nelle mani dei privati i servizi essenziali al fine di lucrare a buon mercato modesti spazi di clientela politica, non solo si sta rivelando ogni giorno di più come totalmente fallimentare, ma costituisce altresì la prova provata di quanto Bruno non conosca e ignori le più avanzate esperienze politiche in materia di servizi che altre amministrazioni di sinistra hanno adottato in altre parti del Paese.

Essendo ormai convinti della refrattarietà di questo sindaco a raccogliere i suggerimenti più disinteressati, e le sollecitazioni più opportune, ci limitiamo a sottoporre alla sua valutazione un’ultima esortazione: chieda almeno pubblicamente scusa alla famiglia che ha dovuto subire le conseguenze sgradevoli della insipienza amministrativa sua e della sua giunta.

Avv. Euprepio Curto, coordinatore Progetto per l’Italia

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