Venerdì 21 aprile alle ore 18 sarà inaugurato il Museo Archeologico di Oria e dei Messapi. Il museo, sito nei rinnovati spazi di Palazzo Martini, nel centro storico di Oria, ospita una ricchissima collezione archeologica che verrà restituita alla fruizione pubblica in un allestimento moderno e accattivante, che si avvale di ricostruzioni e video didattici.
Il percorso si snoda attraverso 10 sale, che raccontano la storia della città messapica dalle origini all’età romana. La prima sala accoglie i visitatori con una mappa del Salento e l’indicazione dei siti messapici, riprodotta sul pavimento della sala. Un grande plastico riproduce la città con i suoi principali monumenti e, soprattutto, la ricostruzione dell’acropoli nel IV secolo a.C. La seconda sala ricostruisce la reggia del dinasta, rinvenuta durante gli scavi dell’episcopio, con il mosaico a ciottoli del leone che azzanna la preda. I corredi delle sepolture di piazza Cattedrale completano la presentazione del contesto.
Le sale successive, dalla terza alla sesta, sono dedicate all’importante santuario messapico di Monte Papalucio, raccontato attraverso i reperti venuti alla luce durante gli scavi, che testimoniano le pratiche di culto, la scrittura, le produzioni di ceramiche e di oggetti in metallo provenienti dai depositi votivi del luogo di culto.
Le sale successive raccolgono i corredi delle necropoli e raccontano, attraverso un ricco apparato didattico, i contesti e i rituali funerari.
Infine, la sala dieci presenta i reperti provenienti dall’area archeologica “Salvatore Pasculli”, in via Erodoto, e gli eccezionali reperti di età romana, tra i quali spicca lo splendido pettine in osso lavorato con la raffigurazione di scene tratte dall’Iliade.
All’inaugurazione farà gli onori di casa il sindaco Cosimo Ferretti e interverranno Loredana Capone, assessore regionale a Turismo, Cultura, Gestione e valorizzazione dei beni culturali, monsignor Vincenzo Pisanello, vescovo della Diocesi di Oria, e Maria Piccarreta, Soprintendente archeologica Belle Arti e Paesaggio Brindisi, Lecce e Taranto.