Una lettera così forse non l’aveva mai scritta, neppure per ringraziare le sue centinaia e centinaia di elettori quando, al termine della scorsa tornata elettorale, risultò il secondo dei candidati consiglieri comunali più suffragati dietro a Uccio Curto (ma Curto, si sa, da sempre partecipa a un campionato a sé per quanto concerne il Consiglio comunale di Francavilla). Una lettera critica e autocritica Mimmo Bungaro negli ultimi anni, che l’hanno visto protagonista in Consiglio comunale, in giunta, alla presidenza dell’Ambito sociale e persino – dopo l’arresto di Vincenzo della Corte – sulla poltrona di sindaco, non aveva mai avvertito la necessità di scriverla. Insomma, non si è di fronte a uno sconfitto qualsiasi, ma a uno di quei “mostri sacri” della precedente gestione politico-amministrativa appiedati dal trionfo del centrosinistra capitanato da Maurizio Bruno.
Oggi, Bungaro non è assessore, non è vicesindaco, non è sindaco facente funzioni e neppure consigliere comunale: dopo 12 anni di attività politica che l’hanno portato – a suon di preferenze – ai vertici della scena amministrativa amministrativa francavillese, è tornato a essere un cittadino come gli altri o, meglio, un cittadino fuori dal municipio perché – a suo dire – un cittadino come gli altri, senza fronzoli e montature, lo è sempre stato.
E allora, eccolo, il Mimmo Bungaro severo, autocritico e anche leale con gli avversari che, fino all’8 giugno, non ci si sarebbe aspettati. Eccolo, mentre si mette davanti al pc non per interpretare un atto dei Servizi sociali o per farsi due conti preelettorali, ma per dire che sì, gli errori sono stati tanti durante questa campagna elettorale. Errori personali e di strategia, da cui ripartire per costruire nuovamente un centrodestra vincente.
Coerente fino alla fine, Bungaro, che ambiva a essere candidato sindaco, ha fatto le primarie del centrodestra e – mosca bianca – dopo averle perse è rimasto dalla stessa parte, si dice deciso a ricominciare da capo, facendo politica a “testa alta”, anche se da fuori:
«Il tracollo elettorale del centrodestra a Francavilla Fontana è chiaro e non ci sono alibi. Siamo stati tutti sconfitti. Abbiamo perso. Una sconfitta quasi impossibile da immaginare. Il centrosinistra guidato dall’attuale sindaco è riuscito nel suo intento, quello di entrare con le bandiere rosse nel Castello.
La nostra sconfitta è da ricercarsi in diversi fattori. Ci è mancato, ad esempio, uno dei tanti punti di forza che nel passato è stata una delle armi vincenti del centro destra: la strategia.
Siamo caduti nella trappola tesa dalla sinistra, pur non avendo al suo interno dei “mostri sacri”, politicamente parlando intendo.
Questo deludente risultato ha una matrice che parte da “lontano“. Innanzitutto non abbiamo saputo pubblicizzare le diverse cose che abbiamo realizzato in questi anni. Alle tante falsità poi dette durante la campagna elettorale alle quali non abbiamo saputo rispondere, anzi non abbiamo risposto per niente. Compreso gli attacchi personali gratuiti avuti da alcuni rappresentanti della sinistra, e di questo me ne dispiaccio. Del resto, signori si nasce !
Nessuno della precedente giunta, me compreso, per seguire l’impostazione data alla nostra campagna elettorale, ha potuto spiegare ciò che d’importante è stato fatto per la nostra città: dalle opere pubbliche (alcune sono da portare a compimento) alla consegna del Castello Imperiali, Riqualificazione del centro storico, Riqualificazione del Quartiere San Lorenzo, innumerevoli interventi nelle scuole, dal lavoro straordinario svolto come Comune capofila dell’ Ambito Territoriale Consorzio per le politiche sociali (tanto da essere apprezzato dall’Assessorato Regionale ottenendo le premialità maggiori di tutta la Regione Puglia, fino ad arrivare al risalto, a livello nazionale ed internazionale, dei nostri riti della Settimana Santa. Giusto per citare solo alcuni risultati, senza sperpero di denaro pubblico, a parte il bilancio attivo di circa 13 milioni di euro; altro che comune indebitato!
Siamo riusciti a perdere una grande occasione di completare con il candidato sindaco Antonio Sgura progetti ed opere lasciate in sospeso ( vedi “Palazzetto dello Sport” con finanziamento completo già programmato dalla passata amministrazione, “Pug“ già all‘ottanta per cento realizzato, “Musealizzazione del Castello degli Imperiali” con finanziamento di ottocentomila euro ottenuti dall’ Amministrazione della Corte, completamento e interventi nelle varie scuole con finanziamenti Ministeriali di Duemilioni/400 mila euro,etc etc..!!
Archiviate le elezioni, a questo punto rivolgo innanzitutto le mie congratulazioni a Maurizio Bruno, sindaco della città, alla giunta, alla maggioranza di centrosinistra ed al nuovo consiglio comunale. Da cittadino di questa splendida comunità che ho avuto l’onore di amministrare e rappresentare nelle diverse funzioni di assessore, vice sindaco e, brevemente, da sindaco facente funzioni, il mio più sincero augurio di buon lavoro per i prossimi cinque anni con la speranza, per il bene della città, di completare queste opere che hanno avuto uno stop a causa della prematura caduta della passata amministrazione. Non è importante chi le realizza o chi le completa, l’importante che le cose si facciano per la crescita della nostra città e per il bene dei nostri figli.
Quanto al sottoscritto, sono innumerevoli gli attestati di stima ricevuti, spesso provenuti da persone non legate elettoralmente alla mia persona o alla mia area politica e ciò mi riempie di orgoglio e di gioia consentendomi di continuare a fare politica come sempre a testa alta, stavolta dall’altra parte, facendo, come “cittadino” e dirigente del partito, una opposizione incalzante ma costruttiva e mai preconcetta, come è nello stile della mia vita politica e personale.