L’avvocato Fortunato “Giovanni Calò” sosterrà l’interrogatorio di garanzia, dinanzi al Gip del Tribunale di Brindisi Paola Liaci, lunedì prossimo alle 9,30, alla presenza del suo difensore di fiducia, Pasquale Annicchiarico, e del sostituto procuratore titolare delle indagini Raffaele Casto. Calò è chiamato a rispondere dell’omicidio di Arnaldo “Fernando” Carluccio, 45enne di Torre Santa Susanna residente a Oria, e del porto illegale dell’arma con cui l’ha ucciso. Nel pomeriggio di giovedì scorso, intorno alle 17,45, il legale ha sparato 15 colpi dalla sua Beretta PX 4 Storm calibro 9×21 (regolarmente detenuta in virtù di un porto d’armi a uso sportivo) contro il suo cliente che era andato a trovarlo nel suo studio al primo piano del civico 242 A in via Latiano a Oria.
I carabinieri della stazione di Oria, della compagnia di Francavilla Fontana e del Nucleo investigativo di Brindisi sono tuttora al lavoro per ricostruire con esattezza non tanto il fatto in sé quanto i rapporti pregressi tra i due. Secondo la difesa, Calò da qualche tempo era pressato da Carluccio per una pratica assicurativa ancora aperta. Stando a quanto riferito agli investigatori e al pubblico ministero, nei giorni precedenti la tragedia, Carluccio avrebbe preteso 10mila euro da Calò a titolo di anticipo sull’esito della causa civilistica che lo riguardava e sarebbe giunto anche a minacciarlo pesantemente. C’è stato un accenno anche a delle percosse e a all’intimidazione con un’arma proprio ai danni di Calò, ma ciò è ancora tutto da verificare.
Nelle prossime ore, molto probabilmente, sarà conferito incarico a un medico legale di eseguire l’autopsia sul corpo della vittima dopo l’ispezione cadaverica approfondita effettuata nell’immediatezza dei fatti dal dottor Giovanni Taurisano, un esame quest’ultimo che ha consentito di stabilire come almeno 14 dei 15 proiettili partiti dalla Beretta di Calò siano andati a segno, avendo tutti raggiunto l’area toraco-addominale di Carluccio.