Si riceve e pubblica:
Il centrosinistra ha vinto le elezioni comunali a Francavilla Fontana.
Un risultato storico e, per quanto mi riguarda, niente affatto insperato.
Ottenuto il passaggio alla fase del ballottaggio è indubbio che in tanti abbiano intravisto, nella possibile vittoria del Centrosinistra rinnovato, un’opportunità imperdibile per cambiare la politica cittadina (a Sinistra, al Centro e a Destra) e far affermare, per il presente e per il futuro, dopo vent’anni, una nuova Classe dirigente.
Quello che non mi convince, nelle analisi che leggo in giro in questi giorni e che considero un errore di fondo, è il riferimento al passato con l’apodittica affermazione che Francavilla sia “sempre stata di Destra”, quasi a lasciar intendere che la sconfitta elettorale del Centrodestra sia stata ancor più imprevista e imperdonabile (per il Centrodestra) in considerazione di questo presunto elemento storico-politico-sociale-culturale, mentre il Centrosinistra avrebbe vinto più per demeriti altrui che per meriti propri.
Il Centrosinistra francavillese in passato, nel suo agire politico, ha commesso lo stesso errore di valutazione, pensando che per vincere bisognava cambiare i cittadini – succubi del voto clientelare o vincolati da interessi personali e di bottega – quasi ponendosi in una posizione di astratta superiorità morale e politica rispetto a loro.
Oggi, mi pare di poter affermare con certezza, che l’attuale Centrosinistra ha ben compreso che non si attrae consenso presentandosi con un programma e con idee genericamente o riduttivamente “di Destra” o “di Sinistra” ma con programmi e idee per i cittadini e per la Città, oltre che con uomini e donne capaci di ispirare fiducia e senso del bene comune.
In questi ultimi anni, affermando preliminarmente la centralità delle forze del Centrosinistra, si è cercata un’intesa limpida e convinta con quell’area definibile “moderata” partendo dal presupposto che occorreva creare un “fronte comune” tra chi si era opposto alle Amministrazioni di Centrodestra e alla loro gestione fallimentare della “cosa pubblica” e soprattutto che una proposta politica nuova e credibile dovesse partire dai cittadini, dalle loro istanze, dai loro bisogni e anche dai loro interessi.
Quella intesa, cercata e anche trovata, è poi fatalmente svanita, perché evidentemente le forze c.d. “moderate” non hanno creduto fino in fondo al rinnovamento che i cittadini chiedevano e sono state irrimediabilmente attratte da altri “contenitori” che pretendevano di presentarsi come ispiratori di una proposta di cambiamento, tutta elettoralistica e occasionale, senza una storia alle spalle, imposta dall’alto, autoreferenziale, tecnocratica e contenente inequivocabili elementi di vecchia politica.
Il Centrosinistra rinnovato e Maurizio Bruno hanno messo in campo una diversa idea di cambiamento della Città, superando vecchie impostazioni e preconcetti.
Le primarie per la scelta del candidato sindaco, la redazione di un programma partecipato e concreto, l’individuazione di obiettivi immediatamente realizzabili, la formazione di liste di candidati scelti con i criteri del rinnovamento totale e della competenza, sono alla base della proposta politica del Centrosinistra che è risultata credibile e vincente, attrattiva anche di quelle fasce di elettorato moderato che si era tentato di coinvolgere attraverso accordi politici e, comunque, attraverso un percorso chiaro e visibile che evidentemente, pur non portato a compimento, ha comunque dato i suoi frutti.
Oggi si può affermare con tranquillità che Francavilla Fontana ha smesso di essere la “Città di Centrodestra” per antonomasia ed è diventata una Città normale.
Ora occorrerà non deludere i cittadini che hanno dato fiducia al Centrosinistra e a Maurizio Bruno, guardando lontano senza avere una visione confessionale o manichea dell’azione di governo, dando soluzione ai problemi (tanti) della Città e riuscendo nell’intento, che deve diventare l’unico e vero obiettivo, di cambiare Francavilla e non i francavillesi.
Marcello Cafueri, Segretario del Circolo PD di Francavilla Fontana