Il caso Ilva visto dalle donne, “Le rose d’acciaio” sbarca a Francavilla

web loc le rose 6aprDi Taranto e del caso Ilva si è parlato tanto ma, vista la gravità del problema ancora senza soluzioni, riteniamo che ci possa stare anche il nostro modesto contributo.

Dopo una prima e seconda matinée nelle scuole, finalmente il 6 aprile un serale a Francavilla Fontana dello spettacolo-documentario sull’ILVA visto dagli occhi delle donne che di Taranto e l’Ilva sanno molto: operaie, madri, mogli, sorelle, fidanzate e figlie.

Uno spettacolo-documentario che, attraverso le testimonianze delle donne appunto, ripercorre le problematiche inerenti le vicende dell’Ilva: lavoro, salute e ambiente.

In un groviglio di decreti e in un susseguirsi di promesse mai rispettate abbiamo deciso di raccogliere le testimonianze di coloro che la vita la generano, la difendono e la proteggono con tenacia e caparbietà.

La necessità di soffermare lo sguardo sul microcosmo femminile che si muove dentro e intorno al mostro Ilva, l’urgenza di ascoltare le voci di quelle donne che vivono lottando è nata da Roberta Natalini, ideatrice dello spettacolo “Le rose d’acciaio” dal quale è scaturito anche il lavoro editoriale proposto da Savino D’Andrea che ha lo stesso titolo.

In scena l’attrice e regista Roberta Natalini è accompagnata dalle note del maestro Danilo Leo al pianoforte. Alla realizzazione della rappresentazione teatrale ha contribuito la video maker Silvana Padula.

Lo spettacolo da voce a quelle donne, vittime innocenti di falsi accomodamenti, che hanno subito la perdita di un loro congiunto per causa del mostro Ilva.

La piéce teatrale, portata in giro per il Salento, ha ricevuto straordinari consensi permettendo di far conoscere con lucidità una sconvolgente verità nella quale centinaia d cittadini tarantini sono costretti a vivere.

Savino D’Andrea, responsabile editoriale di Pubblicazioni Italiane

 

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