Fdi-An scrive ai sindaci: “Cosa intendete fare per contrastare la processionaria?”

processionaria

Si riceve e pubblica:

Il direttivo provinciale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale ha deciso di scrivere ai Sindaci di tutti i comuni del territorio brindisino al fine di conoscere gli intendimenti delle singole amministrazioni comunali per fronteggiare il pericolo della “processionaria”, un insetto che non solo risulta altamente distruttivo per diversi tipi di alberi e piante, ma che mette anche a repentaglio la salute degli animali domestici.

Anche a Francavilla Fontana è stata inoltrata una missiva al sindaco Maurizio Bruno a firma del coordinatore provinciale FdI Luciano Cavaliere, del responsabile del dipartimento FdI agricoltura e cultura rurale, Cosimo Rubino e del coordinatore cittadino e componente del direttivo provinciale FdI Michele Iaia. Di seguito la nota acclarata al protocollo del Comune di Francavilla Fontana.

negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di registrare diverse segnalazioni per la presenza, non solo nei parchi e nelle aree verdi ma anche in alcune strade dei diversi centri urbani del brindisino, dell’insetto Thaumetopoea pityocampa meglio noto come “processionaria“.

Michele Iaia
Michele Iaia

Con il decreto ministeriale del 30 ottobre 2007, che ha sostituito il precedente decreto del Ministero dell’Ambiente del 17 aprile 1998, si definisce obbligatoria la lotta contro la “processionaria” in quanto la presenza dello stesso insetto minaccia seriamente la sopravvivenza del popolamento arboreo e mette a serio rischio la salute delle persone e degli animali, capace di rilasciare un composto organico definito formaldeide. L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nel 2004 l’ha classificata nel gruppo dei cancerogeni con cui l’uomo e soprattutto i bambini, possono entrare in contatto anche per inalazione creando danni inimmaginabili nel nostro organismo oltre a reazioni di ipersensibilità cutanea come gravi ustioni e forti dermatiti fino a determinare in alcuni casi, shock anafilattici.

Terrificanti inoltre, gli effetti che il solo contatto con lo stesso insetto o parte di esso, provocherebbe sugli animali domestici e soprattutto sui cani. I peli urticanti del bruco, entrando in contatto con la lingua degli animali causano la distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.

La presenza dei nidi sulle piante ospitanti, per lo più pini e querce, mette infine a serio rischio l’esistenza della stessa pianta, basti pensare che ogni femmina di “processionaria” produce delle uova che vengono fissate ad un ago dell’albero ospitante. L’ammasso può contenere fino a 300 uova, dalle quali dopo almeno 4 settimane nascono le larve dotate di forti mandibole in grado di smembrare gli aghi dei pini e capaci di mangiare completamente rami interi, determinandone in alcuni casi la morte dello stesso albero. È proprio per evitare tutto ciò Le chiediamo, qualora la Sua amministrazione non fosse già intervenuta in tal senso, un intervento immediato individuando fin da subito nei centri di rischio come ad esempio asili, scuole, centri anziani, aree verdi e dog park, le iniziative opportune al fine di garantire il contenimento dell’insetto e la salvaguardia della salute dei cittadini oltre che degli animali”.

dott. Luciano Cavaliere – Coordinatore Provinciale

dott. Cosimo Rubino – Dipartimento Agricoltura e Cultura Rurale

avv. Michele Iaia – Coordinatore Cittadino

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com