Noi ci siamo: «Il Pd ha rifiutato la nostra indicazione per la Giunta, un errore molto grave»

A sinistra il consigliere Camarda, a destra il segretario Di Palmo
A sinistra il consigliere Camarda, a destra il segretario Di Palmo
Carmen Saponaro
Carmen Saponaro

Dopo tanto silenzio e presumibilmente riflessione, Noi ci siamo esce allo scoperto e racconta qualcosa della crisi e dell’ennesimo strappo che si è consumato nei giorni scorsi all’interno dell’Amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Bruno. L’oggetto del contendere, come noto, era la sostituzione in Giunta della dimissionaria Concetta Somma, il cui posto – meno che per la delega di vice sindaco, toccata a Luigi Galiano – è stato preso da Marina Turaccio. Le cose, secondo Noi ci siamo, non sarebbero però dovute andare così. Gli accordi presi con il principale partito della coalizione di maggioranza, il Partito democratico, erano ben altri. Quell’assessorato, insomma, sarebbe dovuto spettare a Noi ci siamo e lo confermerebbe anche un documento sottoscritto dagli stessi democratici. Così, nei giorni scorsi, saputo delle dimissioni di Somma, Noi ci siamo si è fatto avanti e ha indicato il suo nome. Quello dell’avvocato Carmen Saponaro, che alle amministrative 2014 era candidata in Forza Italia, ma da Fi si allontanò quasi immediatamente.

«Noi ci siamo, al contrario di altri – fa sapere il segretario Giovanni Di Palmo – gli assessori non li prende facendo un fischio in piazza, bensì sulla base dei percorsi politici delle persone che ne attestano l’impegno. Abbiamo avuto modo di apprezzare le qualità dell’avvocato Saponaro avendo condiviso con lei e tanti altri il percorso del comitato per il Sì al referendum costituzionale sin da giugno 2016».

La figura di Saponaro, che peraltro avrebbe rinunciato alla sua indennità di assessore per devolverla ai Servizi sociali, non è stata però gradita da Bruno e dai suoi pare anche o soprattutto a causa dei suoi trascorsi politici nel centrodestra (quella stessa Forza Italia con cui il Pd ha fatto comunella alle scorse elezioni provinciali).

Oltre a ringraziare Saponaro per la disponibilità, Di Palmo spiega anche altre considerazioni che hanno condotto alla designazione – ormai naufragata – di Saponaro e non di altri: «Se Ferreri (Anna Ferreri, ex assessore in quota Ncd/Ap, saltata in seguito al rimpasto dello scorso novembre e poi per un po’ “adottata” da Noi ci siamo) avesse fatto quel passo che le circostanze dell’autunno scorso facevano ritenere doveroso, il movimento avrebbe mantenuto la sua designazione».

«Secondo: se Monica Ciracì candidata alle regionali per Noi ci siamo non avesse sentito le sirene dei frustrati alla costante ricerca di favori personali, sarebbe stata la proposta assessorile ideale.

«Terzo: un ringraziamento va a Pompea Solazzo che, per impegno e risultato elettorale, era la naturale proposta assessorile del movimento, ma ha gentilmente rifiutato pur continuando a partecipare alle attività del movimento».

 

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