Calò e Candita (Mns): «Bruno deve andare a casa, la parola torni agli elettori»

Si riceve e pubblica:

movimento sovranitàIn questi giorni abbiamo assistito all’ultimo (di tanti) colpi di scena che hanno caratterizzato la composizione dell’amministrazione guidata da Maurizio Bruno: le dimissioni del Vice-Sindaco, Concetta Somma.
Quest’ultima, con una lettera di dimissioni, che definire dura apparirebbe un eufemismo, ha contestato tutti gli aspetti negativi e i fallimenti dell’attuale amministrazione, nonostante i proclami e le promesse elettorali fatte.

La Somma, nella sua lettera ha parlato chiaramente di “mancanza del rispetto delle regole, di trasparenza, di rispetto dei ruoli, di indisponibilità ad aderire alle proposte e richieste di altri componenti la compagine amministrativa, etc…”, facendo con ciò apparire evidente una sorta di atteggiamento prevaricatorio in seno ai vertici dell’amministrazione, forse del Sindaco stesso nei confronti degli assessori e consiglieri.

Numerose, afferma la Somma, sono state le mancanze e le promesse non mantenute dal Sindaco Bruno, quali la mancata attuazione del piano PEBA (Programma per l’abbattimento delle barriere architettoniche), la mancata ristrutturazione dell’immobile di via Nazario Sauro e altri impegni che, nonostante i proclami elettorali, sono rimasti solo sulla carta.

Pertanto, in seguito a questa defezione illustre, numerose sono state le prese di posizione dei vari schieramenti politici cittadini; da “Progetto per l’Italia” a “Forza Italia”, per poi giungere a “Sel” e “Fratelli d’Italia”, e tutti sono stati concordi nel ribadire a grande voce che oramai l’amministrazione Bruno non ha più i numeri per governare la città degli Imperiali e che pertanto sarebbe auspicabile una sua presa di coscienza consequenziale, lasciando spazio al voto popolare per avere una compagine amministrativa realmente rappresentativa della cittadinanza.

Carmine Calò
Carmine Calò

“D’altro canto – affermano Calò e Candita – oramai è rimasto ben poco della compagine di quella squadra di assessori scelta e pubblicizzata dal Sindaco, peraltro ancora prima di vincere le elezioni, e consiglieri eletti al secondo turno di ballottaggio, nonché della originaria compagine partitica che costituiva la maggioranza uscita vittoriosa dalle urne; numerosi nomi illustri hanno abbandonato la nave ancora prima che ci fossero segni di possibile suo naufragio e ciò vale come segnale di un evidente malcontento dei membri stessi del Consiglio, appartenenti allo schieramento di centro-sinistra, che molto probabilmente sin da subito si sono visti tarpare le ali dal massimo esponente dell’Amministrazione cittadina”.

Francesco Candita
Francesco Candita

Inoltre alquanto sintomatica appare la risposta con cui Maurizio Bruno ha nervosamente liquidato la richiesta del Consigliere Domenico Attanasi, formulata tramite un’interrogazione, di chiarimenti circa le problematiche evidenziate dalla dimissionaria Vice-Sindaco Concetta Somma, sostenendo di aver già risposto sui social e che la convocazione di un consiglio comunale ad hoc comporterebbe solo costi per la cittadinanza, intendendo evitare il confronto impedendo un dibattito nelle competenti sedi istituzionali su questioni di evidente rilievo amministrativo ma, nel contempo, riguardanti temi scomodi.

Ciò appare come un oscuro presagio in vista della prossima approvazione del bilancio di previsione, documento fondamentale per l’amministrazione cittadina e che, in caso di mancata convergenza di voti in positivo, porterebbe ad una débâcle imbarazzante.

Anche il Movimento Nazionale chiede una presa di coscienza ad una amministrazione che, com’è evidente, non rappresenta più la cittadinanza che alle urne ha permesso a Maurizio Bruno di governare fino ad ora e che non possiede più i numeri per andare avanti fino a scadenza di mandato; pertanto, sarebbe auspicabile, secondo Calò e Candita, un atteggiamento di maturità non solo personale ma soprattutto politica a cura degli attuali reggenti, in modo che vengano evitate ulteriori figuracce nei confronti soprattutto dei cittadini che sono oramai esasperati da una mala gestio della cosa pubblica che fino ad ora ha portato il Sindaco a pubblicizzare solo l’ordinaria amministrazione, quale manutenzione del verde pubblico e delle strade, mentre nulla di tutto ciò che aveva promesso per migliorare la nostra città è stato fatto, per fare alcuni esempi, a partire dalla ultimazione e consegna del Palazzetto ai Francavillesi, ai lavori per l’adeguamento del campo sportivo, per giungere al degrado degli immobili comunali, già lamentato dal Movimento Nazionale in un precedenti comunicati.

Pertanto, ci si aspetta che, quanto prima, venga ridato ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentati in seno all’amministrazione Francavillese, auspicando una convergenza di intenti delle forze di centro destra, per ridare nuovo vigore alla nostra città.

Carmine Calò
Francesco Candita

Dirigenti del Movimento Nazionale per la Sovranità di Francavilla Fontana

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