Caos a Torre: dubbi sulle dimissioni, il prefetto non ha ancora sciolto il Consiglio

consiglio comunale torre santa susanna

Michele Saccomanno
Michele Saccomanno

Un caso del tutto anomalo, forse il primo al mondo. Il prefetto di Brindisi, Annunziato Vardè, non ha ancora sciolto il Consiglio comunale di Torre Santa Susanna – nonostante si sia dimessa più della metà dei suoi componenti – e intende, anzi, approfondire la questione. Una questione singolarissima.

Lunedì scorso, nove dei 16 consiglieri hanno inviato una PEC al Comune con per anticipare le loro dimissioni e far cessare in anticipo il mandato del sindaco Michele Saccomanno (a sua volta dimissionario). Le firme di tutti e nove sono state inoltrate da un’unica casella di posta elettronica certificata intestata a un solo consigliere.

L’indomani, tutti e nove i consiglieri si sono presentati in municipio per protocollare le dimissioni e ufficializzare l’estremo gesto. Sono però state formalizzate soltanto le dimissioni di otto di loro, in quanto quelle del mittente della PEC erano già effettive dal giorno prima e, dunque, si sarebbe dovuto procedere con la sua surroga nelle assise.

Il primo dei non eletti, destinato a surrogare il mittente della PEC, potrebbe insomma ancora garantire i numeri e quindi la sopravvivenza dell’Amministrazione. Con la conseguenza che – ormai acclarate le dimissioni degli altri – anche gli altri otto dovrebbero ora come ora essere surrogati dai primi dei non eletti nelle rispettive liste d’appartenenza. Questo, almeno, secondo l’interpretazione della segretaria generale del Comune, cui il prefetto ha chiesto una relazione dettagliata sull’accaduto. Un’interpretazione che se dovesse essere accolta, comporterebbe un inusuale rinnovo non della maggioranza, ma di buona parte dello stesso Consiglio eletto il 31 maggio 2015.

L’ultima parola spetta però alla Prefettura, che dovrà pronunciarsi nelle prossime ore.

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com