Erano accusati di avere seminato il panico per le vie di Francavilla Fontana per aver danneggiato un paio di auto parcheggiate in centro (presi di mira specchietti retrovisori e lunotti). Tre di loro avevano all’epoca meno di 18 anni e hanno definito da tempo la loro posizione davanti al Tribunale per i minori di Lecce. L’unico maggiorenne del gruppo, invece, dopo una condanna in primo grado a due mesi di reclusione, l’8 febbraio scorso è stato assolto con formula piena dalla Corte d’appello di Lecce per non aver commesso il fatto. L’imputato è stato difeso assistito dall’avvocato Domenico Attanasi del Foro di Brindisi.
I fatti risalgono ai primi mesi del 2010, quando alcuni cittadini, anche grazie ai sistemi di videosorveglianza, avevano denunciato il danneggiamento dei propri veicoli in sosta nei pressi delle loro abitazioni.
Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana condussero all’identificazione di quattro ragazzi – tre minorenni e un maggiorenne – poi denunciati alle competenti Procure per concorso in danneggiamento continuato e aggravato.
L’avvocato Attanasi, a processo, ha sempre sostenuto che non vi fossero elementi di prova certa per affermare la partecipazione ai danneggiamenti dell’unico maggiorenne, tesi peraltro condivisa in appello anche dall’avvocato generale dello Stato presente in udienza, Ennio Cillo, il quale ha concluso per la riforma della sentenza di primo grado.
Per il giovane francavillese, a distanza di sette anni esatti dagli episodi contestati, è arrivata dunque l’assoluzione con la formula più ampia.