Il sindaco di Oria Cosimo Ferretti ha risposto in questi termini all’interpellanza presentata lo scorso 29 novembre dai consiglieri comunali Tommaso Carone (Oria è), Angelo Mazza (Cambiamo Storia), Maria Lucia Carone (Legalità e Sviluppo per Oria) e Antonio Proto (Insieme per Oria) riguardo il trasferimento della biblioteca comunale “De Pace – Lombardi” dai locali sotto il municipio a quelli, sempre di proprietà comunale, di Parco Montalbano:
I Consiglieri Comunali in intestazione chiedono di sapere in primo luogo se l’immobile di Parco Montalbano in cui si intende trasferire la biblioteca comunale abbia i necessari requisiti strutturali e statici e se possegga, altresì, le caratteristiche antisismiche previste dalla normativa in materia.
Preliminarmente, non posso fare a meno di evidenziare che detto immobile ospita al piano terra una scuola materna, mentre al primo piano ha accolto sino a pochi giorni addietro l’associazione SING – Oratorio Volante Don Bosco, che si è sempre fatta vanto di avere un bacino d’utenza di oltre 300 minori e occupava detti locali con numerosi beni mobili di propria pertinenza (tra l’altro ancora lì custoditi), tra i quali diversi calciobalilla, un biliardo, scaffalature, armadi, ecc. Tra l’altro qualche anno addietro ha ospitato aule della scuola media. Eppure, mai nessuno dei Consiglieri interpellanti si era mai posto sino ad oggi il problema della staticità di quei locali e della loro conformità alla normativa antisismica, quasi che i bambini che quotidianamente frequentavano quella struttura fossero meno importanti dei libri della biblioteca comunale!
Delle due l’una: o quella struttura è sicura dal punto di vista statico e, quindi, così come ci potevano stare i ragazzi dell’Associazione SING così ci può stare oggi la biblioteca comunale; oppure quella struttura non è sicura ed allora non ci può stare né l’associazione né la biblioteca, e pertanto l’Amministrazione ha fatto bene a sgomberare i locali, in modo da poter intervenire successivamente per la loro messa in sicurezza.
O vogliamo forse pensare che un edificio scolastico, un edificio destinato ad ospitare contemporaneamente qualche centinaio di minori per diverse ore al giorno, possa dover rispondere a standard di sicurezza statica ed antisismica meno rigidi di quelli previsti per una biblioteca?
È di tutta evidenza che si tratta di questioni che vengono poste strumentalmente al solo scopo di difendere a tutti i costi la permanenza dell’Associazione SING nei locali comunali di Parco Montalbano.
Tuttavia, non mi esimo dal rispondere nel merito.
I tecnici comunali dell’UTC hanno rilevato che l’immobile, a seguito dei sopralluoghi effettuati, si è presentato in ottime condizioni di manutenzione e senza alcuna visibile traccia di difetti strutturali e che, essendo stato realizzato come edificio scolastico, la portata dei solai doveva essere pari a 500 Kg al metro quadro. Riguardo alle caratteristiche antisismiche dell’edificio, l’ing. Pescatore e l’ing. Orlando ritengono che, stante l’epoca di costruzione dell’edificio (antecedente al 2008, anno di entrata in vigore della normativa antisismica, così come tutti gli altri edifici scolastici di Oria) tale requisito non è richiesto per il collaudo strutturale, che sarà comunque redatto, previa idonee prove, prima dell’agibilità dell’unità immobiliare e quindi propedeuticamente all’utilizzo.
I Consiglieri interpellanti chiedono ancora di sapere se alla data odierna vi sia un progetto dell’Amministrazione che preveda l’installazione di tendine oscuranti che protegga il patrimonio librario dalla luce, di sistemi di controllo igrotermici, di sistema antincendio dotato di allarme, centrale antincendio e riserve idriche, di scaffalature per la conservazione di tutto il patrimonio librario, ecc.
Ebbene, la prima cosa che verrebbe da rispondere è che i Consiglieri che si definiscono Coalizione del Cambiamento si comportano come Alice nel paese delle meraviglie! Come è possibile infatti che non si siano mai accorti in tutti questi anni che i locali in cui è ubicata attualmente la biblioteca comunale non sono mai stati dotati di alcun impianto antincendio, neppure minimo, e come la sua collocazione in uno scantinato senza vie di fuga che conducono direttamente all’esterno la renda particolarmente vulnerabile, tanto più che proprio il fondo storico (la parte cioè più preziosa del nostro patrimonio librario) è costipato in una stanzetta separata e chiusa che, in caso di incendio, si trasformerebbe in una vera camera a gas! E come è possibile, ancora, che non si siano mai accorti che la biblioteca comunale non è mai stata dotata di sistemi che garantiscano la conservazione dei volumi dagli sbalzi di temperatura e dall’umidità, di tende oscuranti che proteggano dalla luce il patrimonio librario e di adeguata scaffalatura!
Non si capisce quindi per quale motivo siano così noncuranti verso l’attuale stato della biblioteca comunale e siano, viceversa, così attenti e fiscali (tanto da pretendere la perfezione) nell’ipotesi del suo trasferimento nei locali di Montalbano. Forse perché così sperano di impedire o anche soltanto di rinviare alle calende greche lo spostamento della biblioteca, per favorire la permanenza in quei locali dell’Associazione SING, che nel frattempo continua a non sanare delle situazioni irregolari nonostante i ripetuti solleciti? Il dubbio sorge spontaneo!
Parrebbe di trovarsi, infatti, di fronte al solito gioco di alzare sempre di più l’asticella, di frapporre sempre più ostacoli, consapevoli del fatto che il Comune con le proprie magre risorse molto difficilmente potrà mai garantire in poco tempo ed in una sola volta tali standard qualitativi. Il fine pare solo quello di bloccare tutto e di non far fare nulla. Davvero un modo nuovo di fare opposizione, non c’è che dire! Davvero nel segno del “cambiamento” del modo di intendere l’impegno politico!
Invero, già il semplice trasferimento della biblioteca dall’attuale seminterrato del Palazzo di Città ai locali di Montalbano costituisce di per se un miglioramento delle condizioni generali e di sicurezza della biblioteca stessa, giacché si passerebbe da locali angusti e umidi a locali ampi (che complessivamente misurano oltre 500 mq di superfice utile), asciutti e ben areati, dotati di uscite di sicurezza e che saranno corredati sin da subito (come previsto dal progetto approvato) dalle misure minime di antincendio e di evacuazione (mezzi portatili di estinzione, segnaletica, ecc.) previste dal D.M. 10.03.98 e dal D.Lgs. 81/08 in materia di requisiti di sicurezza antincendio e dei luoghi di lavoro. A tal proposito, l’ing. Pescatore e l’ing. Orlando hanno evidenziato allo scrivente che l’attività di biblioteca è normata, dal punto di vista antincendio, dal D.P.R. 151/11 (attività antincendio n. 34) e che in tale quadro normativo non si prevede di superare la soglia che impone l’acquisizione del parere del competente Comando VV.FF. Solo nel caso del superamento di tale valore soglia, infatti, la norma prevede la installazione obbligatoria di sistemi di allarme, centrale antincendio, riserve idriche, ecc. di cui alla presente interpellanza.
Con riferimento ai sistemi di controllo, si evidenzia che di recente l’intero Parco Montalbano è stato dotato di un esteso impianto di videosorveglianza, le cui telecamere traguardano, oltre che gli accessi, l’edificio scolastico. In ogni caso, il ribasso d’asta sarà prioritariamente utilizzato per l’installazione di una eventuale ulteriore telecamera e per l’impianto antintrusione. Qualora il ribasso d’asta non dovesse essere sufficiente, sarà comunque cura della mia Amministrazione stanziare la somma occorrente nel bilancio 2017, affinché prima del trasferimento della biblioteca sia installato un adeguato sistema di allarme.
Allo stesso modo, sempre con risorse da individuarsi nel bilancio 2017 – ma che probabilmente potranno trovare copertura nel corso dello stesso anno nell’ambito del finanziamento di 900.000,00 Euro previsto dal Patto per il Sud, quanto meno con riferimento alla parte riguardante il fondo storico – saranno stanziate le somme occorrenti all’installazione di sistemi di controllo igrotermici, che non presuppongono ulteriori opere edili o modifiche di quelle in progetto, nonché le somme occorrenti alla fornitura di scaffalature e tende oscuranti.Il progetto esecutivo di cui alla delibera di G.C. n. 158 del 02/09/2016, infatti, è un progetto che riguarda esclusivamente la messa a norma dal punto di vista edilizio dell’immobile, di lavori cioè che non possono essere eseguiti in economia e che devono necessariamente essere oggetto di appalto a ditta esterna, non riguardando in alcun modo la fornitura di arredi, suppellettili e attrezzature specifiche che deve avvenire in un secondo momento, a lavori ultimati, e quindi nel corso dell’esercizio finanziario 2017.
L’Amministrazione comunale di Oria, non avendo a disposizione nell’immediato tutte le risorse necessarie ad una sistemazione ottimale della biblioteca comunale ed anche in attesa di conoscere le condizioni e le modalità di erogazione del finanziamento previsto dal Patto per il Sud, ha deciso di adottare una politica dello step by step, prevedendo, prima, di realizzare i lavori edilizi più importanti con le risorse individuate nel bilancio 2016, poi, al termine di tali lavori, che presumibilmente dovrebbe avvenire entro l’estate, provvedere alla fornitura degli arredi e delle attrezzature necessarie con risorse da rinvenire nel bilancio 2017 per, infine, procedere al trasferimento della biblioteca comunale nei nuovi locali di Parco Montalbano presumibilmente nell’autunno di quest’anno. Una delle condizioni fondamentali affinché tale tempistica possa essere rispettata è la immediata liberazione dei locali di Parco Montalbano, in modo che la ditta vincitrice della gara d’appalto abbia la possibilità di iniziare i lavori senza ulteriori indugi e/o impedimenti. A tal proposito, bisogna evidenziare che pur avendo il Comune proceduto allo sgombero coattivo dell’immobile ed avendo proceduto nel frattempo ad espletare la gara d’appalto, l’Associazione SING non ha ancora liberato i locali dai propri beni mobili, impedendo di fatto l’immediato avvio dei lavori.
Infine, i Consiglieri interpellanti chiedono di sapere in che cosa consistano, e se siano compatibili con la presenza e l’attività della biblioteca, le attività socio-educative previste in progetto.
Con la delibera di indirizzo di G.C. n. 125 del 24/09/2016 si dava indirizzo non solo di trasferire presso i locali di Parco Montalbano la biblioteca comunale ed il Museo Milizia ma anche di realizzare eventualmente presso gli stessi locali dei servizi socio-educativi di cui al Reg. Reg. n. 4/2007.
L’art. 103 di tale regolamento regionale istituisce i “Servizi educativi per il tempo libero”, tra i quali possono tranquillamente rientrare i laboratori musicali e artigianali, o meglio ancora in termini di compatibilità con l’attività di una biblioteca, laboratori di lettura e/o servizi di doposcuola, al pari di quello attualmente organizzato dal Comune con i ragazzi del Servizio Civile Nazionale, che se invece di essere ubicato in uno scantinato del Palazzo comunale fosse stato ubicato in una di quelle belle stanze dell’edificio scolastico di Montalbano, avrebbe sicuramente riscosso ancora più successo di quello, pur notevole, riscontrato tra le famiglie. Si tratta, in pratica, di servizi offerti alla collettività sulla base di specifiche progettualità che si caratterizzano per la provvisorietà e periodicità delle esigenze e per la temporaneità degli interventi, erogati comunque previa elaborazione di un progetto educativo.
Concludo con il ribadire che l’dea di trasferire la biblioteca comunale ed il museo Milizia nasce, a seguitodell’inaugurazione del settecentesco Parco di Montalbano, con l’intento di valorizzare ed arricchire l’offerta culturale e turistica del parco stesso, pensando di farne un vero e proprio centro di cultura e di“bellezza”, e non certo per volgari motivazioni di vendetta o di rivalsa politica come qualcuno strumentalmente (o forse perché semplicemente aduso a certi comportamenti) ha voluto lasciar intendere.
Nella mia idea i locali di Parco Montalbano debbono avere una prevalente vocazione espositiva e culturale, in cui possono trovare allocazione la collezione archeologica Milizia, una mostra permanente delle cinquecentine ed anche la biblioteca comunale. Ma per assurdo, anche qualora la stessa biblioteca, o parte di essa, non dovesse lì trovare la sua collocazione, la mia idea non verrebbe meno, perché la cosa più importante è che quei locali esplichino la propria vocazione espositiva e culturale facendo sistema con l’intero Parco di Montalbano, divenendo a tutti gli effetti parte integrante dello stesso.