È stato incastrato dal DNA, oltre che dalle telecamere, il 27enne di Francavilla Fontana L.S. – già noto – ritenuto autore di diversi furti nella sua città: il 27 luglio 2015 ai danni di un bar in via Di Vagno; il 10 gennaio 2016 ai danni di un negozio di elettrodomestici in via Baracca (400 euro); il 23 luglio 2016 ai danni del Cup dell’ospedale “Dario Camberlingo”. Nel primo caso era stata forzata la saracinesca e sfondata la vetrata d’ingresso all’esercizio. Il colpo aveva fruttato quasi mille euro. Quella volta, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile – coordinati dal tenente Roberto Rampino – e quelli della stazione – coordinati dal luogotenente Giuseppe Demitri – avevano trovato e fatto repertare dai colleghi dei reparti scientifici alcune tracce di sangue proprio sulla vetrata del locale. S. quello stesso giorno si era fatto medicare al Camberlingo una ferita alla mano.
Gli investigatori hanno allora fatto due più due e hanno confrontato le tracce ematiche della vetrata con quelle del pronto soccorso. Il test è stato azzeccato in quanto il confronto tra i due campioni ha fornito come risultato una compatibilità del 100 per cento. Il resto l’hanno fatto le immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza raccolte sui luoghi dei reati, immagini nelle quali – oltre a quelle di altri complici non ancora identificati – compariva la figura del 27enne. Così, i militari dell’Arma hanno prodotto le risultanze delle loro indagini al Pm che ha chiesto e ottenuto dal Gip un’ordinanza di custodia cautelare a carico di S., che ieri – dopo le formalità di rito – è stato sottoposto ai domiciliari.