Sono stati fermati quest’oggi dai carabinieri i due presunti complici di Gaetano Fiorile, il 38enne di Conversano (Bari) deceduto lunedì 23 gennaio dopo una rapina ai danni di un dipendente della Win Time di Francavilla Fontana in via Settembrini a Francavilla Fontana. Si tratta di Roberto Fantasia, 23 anni, e di Pasquale Giannoccaro, 30 anni, tutti e due di Conversano. Si erano dati alla fuga quello stesso giorno. Sono indiziati, nell’ordine, di concorso in furto, rapina e omicidio. Sono stati rintracciati dai militari dell’Arma in forza alla compagnia di Monopoli, che hanno collaborato coi colleghi della compagnia di Francavilla Fontana, per strada nella loro città d’origine: Conversano.
Fiorile era morto dopo essere rimasto ferito da un colpo di fucile da caccia – caricato a pallini – che l’aveva raggiunto nella zona toraco-addominale. In particolare, stando ai risultati dell’autopsia effettuata ieri sera dal medico legale Antonio Carusi, incaricato dal Pm titolare dell’indagine Iolanda Daniela Chimienti, la cartuccia era entrata dall’alto in basso, perforandogli prima il torace, poi fegato e colon. Il colpo colpo ai danni dell’incaricato della riscossione dei soldi delle slot machine era avvenuto intorno alle 13 del 23 gennaio scorso. I tre banditi lo raggiunsero con una Ford Focus di colore grigio (rubata in mattinata nel parcheggio di un affittacamere) e, dopo aver speronato la sua Peugeot 306 e averlo minacciato con un fucile, lo costrinsero a consegnare loro il denaro: circa 30 mila euro tra contanti e assegni.
Dopo, la fuga in direzione Villa Castelli e un repentino cambio d’auto a seguito di un’ennesima rapina di una Peugeot 308 station wagon ai danni di un’automobilista di passaggio lungo la provinciale 50 Francavilla Fontana – Villa Castelli. Successivamente, i carabinieri – contattati nel frattempo dalle vittime – trovarono per strada nei pressi di un muretto a secco proprio Fiorile, il quale spirò a distanza di qualche ora in ospedale a Francavilla Fontana. La Peugeot 308 fu ritrovata in via San Giuseppe a Villa Castelli. Gli altri due avevano invece fatto perdere le proprie tracce. Nove giorni di latitanza e oggi ecco il fermo e il conseguente trasferimento in carcere a Bari, dove nelle prossime ore saranno sottoposti a interrogatorio.