Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati a seguito della morte del 38enne di Conversano (Bari) Gaetano Fiorile. Si tratta dei suoi presunti complici nella rapina ai danni di un dipendente Win Time, due 30enni della provincia di Bari. Concorso in rapina, furto e omicidio le ipotesi di reato a loro carico. Ieri sera dalle 20,30 alle 23,30 il medico legale Antonio Carusi, cui il Pm titolare delle indagini Iolanda Daniela Chimienti aveva conferito l’incarico, ha eseguito l’autopsia sul corpo di Fiorile. Dall’esame è emersa una sola ferita d’arma da fuoco – un fucile da caccia caricato a pallini – con la cartuccia che è entrata dal torace e ha poi perforato fegato e colon. Il colpo, partito da distanza ravvicinata, avrebbe seguito una traiettoria dall’alto verso il basso.
I fatti risalgono allo scorso lunedì 23 gennaio. Intorno alle 13, in via Settembrini a Francavilla Fontana, una Ford Focus di colore grigio con a bordo tre persone incappucciate tampona l’auto di un dipendente Win Time, con sede nella zona industriale della Città degli Imperiali, incaricato d’incassare i soldi delle slot machine.
Dopo averlo costretto ad accostare, dietro la minaccia di un fucile, i tre si fanno consegnare i soldi riscossi fino a quel momento: circa 30mila euro tra contanti e assegni. Successivamente, si rimettono in macchina e fuggono in direzione Villa Castelli. Lungo la provinciale che collega Francavilla Fontana e Villa Castelli, però, succede qualcosa. La Ford Focus viene abbandonata in una stradina poderale. La banda cerca un nuovo mezzo di locomozione e rapina della sua auto, una Peugeot 308 station wagon, una sfortunata donna che in quel momento passava di lì. La Peugeot verrà ritrovata poco più tardi in via San Giuseppe a Villa Castelli, dov’era stata abbandonata da due dei rapinatori.
Sì, perché nel frattempo i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana s’imbattono in un uomo ferito nei pressi di un muretto a secco lungo la stessa strada provinciale 50. Un’autoambulanza lo trasporta d’urgenza in ospedale a Francavilla, dove però muore poche ore dopo. I medici gli trovano addosso parte della refurtiva: 1.500 euro in banconote da cinque, dieci e 20 euro. Aveva fatto appena in tempo a dire di chiamarsi “Gaetano”. Gli investigatori gli danno anche cognome ed età: Gaetano Fiorile, 38 anni, di Conversano, già noto alle forze dell’ordine.
Le attenzioni si spostano allora sugli altri due, letteralmente svaniti nel nulla. Sono stati identificati e sono ricercati, ma per ora non si trovano. Il Pm ha iscritto il loro nomi e cognomi nel registro degli indagati, anche se nessuno di loro ha – per ovvie ragioni – nominato un consulente tecnico di parte che assistesse all’autopsia di ieri sera. Un’autopsia che qualche certezza in più l’ha fornita. Lo sparo a bruciapelo dall’alto in basso, per esempio. Non è ancora chiaro, però, se il decesso di Fiorile sia stato causato da un colpo partito o partitogli accidentalmente o esploso volontariamente da qualcun altro per ragioni tutte da verificare.
E.Z.