Fare Verde rivolge un appello a tutti i cittadini affinché sostituiscano le rumorose esplosioni di fine anno con il botto di una buona bottiglia di spumante. Affinché il Capodanno sia una festa per tutti, Fare Verde invita Sindaci e cittadini ad impegnarsi in una fondamentale battaglia di civiltà: basta botti, per favore. Per rendere più facile il lavoro dei Sindaci, Fare Verde mette a disposizione un modello di ordinanza scaricabile da internet.
Sono sempre di più i Sindaci italiani che emettono ordinanze per vietare l’uso di botti nei giorni di Capodanno. L’Anno scorso furono più di 850, inclusi i primi cittadini di grandi città come Milano, Torino, Palermo, Bologna, Genova, Reggio Calabria. Quest’anno, per la prima volta, tra le città che vieteranno i botti c’è anche Roma mentre, a livello nazionale, si prevede di superare ampiamente i 1.000 comuni. Alla base di queste ordinanze c’è la necessità di garantire l’incolumità di persone e cose ma anche la tutela degli animali sia domestici che selvatici.
Il rumore intenso e il fumo generati dall’uso incontrollato di fuochi artificiali petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici genera, altresì, nelle persone più fragili fenomeni di forte stress, disorientamento e panico, oltre che in genere possibili danni, diretti e indiretti, all’integrità fisica di chi li maneggia e di chi viene fortuitamente colpito.
A causa della soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana, gli animali vengono terrorizzati dalle esplosioni. L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra gli infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e gli ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz.
Lo scoppio di botti in piena notte induce gli uccelli a fuggire da alberi, siepi e tetti delle case. Volando basso, al buio e alla cieca, i volatili rischiano l’impatto con ostacoli oppure, dopo aver percorso anche diversi chilometri, possono morire assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo.
I botti possono far fuggire cani e gatti dai propri giardini e recinti, rischiando di finire vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.
Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da trauma da spavento.