Sono tante le leggende metropolitane – si pensi a quella della presunta matita non indelebile – che circolano durante ogni tornata elettorale, ma quella che riportiamo è tutt’altro che tale. Nel senso che il fatto è successo per davvero. Ieri sera, nel corso delle votazioni per il referendum costituzionale, un gruppo di persone – probabilmente tutti parenti tra loro – raggiunge il seggio d’appartenenza, a Oria. La gente si mette in fila e attende il suo turno. Una volta all’interno, prima di ricevere la scheda, uno del gruppo di loro si rivolge a presidente e scrutatori e chiede: «Scusate, ma per capirci: stavolta dov’è che si scrive il nome del sindaco Ferretti?». Quando si dice un voto consapevole…