Si è conclusa nei giorni scorsi una settimana particolarmente impegnativa e stimolante che, dal 15 al 23 ottobre, ha visto il III Comprensivo “De Amicis-S. Francesco” di Francavilla Fontana partecipare ad un evento di portata nazionale legato al “coding”, in collaborazione con il prof. Alessandro Bogliolo, ingegnere informatico dell’università di Urbino e Codeweek ambassador, cioè coordinatore del gruppo di volontari che in tutto il mondo si adoperano per promuovere il pensiero computazionale.
Ma andiamo per ordine nel definire le finalità e i motivi che hanno portato la nostra scuola a compiere una scelta ben ponderata. Quest’avventura è iniziata lo scorso anno tramite la decisione, presa da un gruppo di docenti intraprendenti e pronti ad ogni sfida, di coinvolgere gli alunni di tutti e tre gli ordini di scuola in un programma nuovo, stimolante e divertente che ha visto come protagonisti attivi anche coloro che sono proclamati “soggetti a rischio di dispersione scolastica”.
È stato coniato un titolo, “Passion for code”, in cui davvero è racchiusa tutta la dedizione di docenti desiderosi di migliorare sempre più le proprie risorse al servizio della vera buona scuola e per celebrare la settimana del codice che viene organizzata in due appuntamenti, a ottobre a livello europeo e a dicembre a livello internazionale. Lo scorso anno il III Comprensivo ha partecipato a questi eventi ricevendo un certificato di eccellenza nella diffusione del coding che, come dice il professor Bogliolo, “trasforma le intuizioni in soluzioni, le idee in innovazione mentre il pensiero computazionale sblocca il potenziale creativo”.
A qualcuno possono sembrare paroloni di un docente universitario, che destano meraviglia ma che non fanno intendere molto. Invece, in semplici parole, tutto ciò si riferisce al mondo digitale che i nostri figli gestiscono in maniera passiva, mentre il coding li avvicina ad un insieme di competenze che possono aiutarli a diventare protagonisti attivi in fatto di programmazione, stimolando la creatività, aiutandoli ad affrontare e risolvere problemi di ogni tipo, in un clima di sana competizione e di collaborazione reciproca.
La settimana del codice nel 2015 ha comportato l’iscrizione di tutte le classi ad una piattaforma, controllata dagli insegnanti, in cui gli alunni di tutti e tre gli ordini di scuola si cimentavano in giochi intriganti e ricchi di azioni in cui sviluppare la logica. È stato incredibile vedere con quale spirito attivo e intraprendente siano stati organizzati balletti, giochi ed eventi in onore di Code week .
Quest’anno invece è stato richiesto, in particolare, lo svolgimento di un insieme di attività “unplugged”, cioè senza l’ausilio degli strumenti digitali e adoperando fogli di carta, giochi da tavolo e scacchiere giganti per riprodurre uno dei giochi preferiti dagli alunni, “Cody & Roby”. La novità, che il professor Bogliolo ha voluto sperimentare quest’anno, è il gioco del “Cody quiz”, che ha programmato in diretta streaming giovedì 20 ottobre alle ore 11.30 in collegamento con 974 gruppi per un totale di 9689 partecipanti in tutta Italia. Per partecipare al gioco bisognava rispondere a 13 quesiti attraverso uno strumento, il bot telegram abbinato ad un canale telegram, e scaricando un’altra app, QRcode, scansionando il quale si poteva dare la risposta in tempo reale.
I quesiti riguardavano i vari percorsi su una scacchiera che il robottino Roby doveva eseguire mediante il codice, cioè gli ordini precisi che gli venivano impartiti per arrivare a destinazione e i partecipanti dovevano rispondere ad una delle tre possibilità. Dunque erano richiesti pochi dubbi e velocità in fatto di logica. Il risultato è stato inaspettato e l’entusiasmo è salito alle stelle nel momento in cui il professor Bogliolo ha proclamato vincitrice del gioco, la 1D del III Istituto Comprensivo di Francavilla Fontana. Alunni e insegnanti hanno dovuto attendere qualche minuto prima di assimilare tale notizia, increduli di fronte alla sproporzione tra numero di gruppi partecipanti e la possibilità di arrivare primi nella competizione. Vedere questi alunni gioiosi e soddisfatti del risultato raggiunto, leggere nei loro occhi l’emozione di aver creduto nelle loro abilità, e di aver regalato un momento di gloria alla loro scuola… non ha prezzo. Un’ alunna, rivolgendosi alla sottoscritta ha detto che non c’è premio più bello e gratificante che essere orgogliosi di appartenere a questa scuola.
Prof.ssa Ada Meo