Un nostro lettore ha inviato l’altro ieri (16 ottobre) alla nostra casella di posta elettronica una mail con la quale racconta uno spiacevole episodio occorso, qualche giorno prima, a suo figlio:
«Voglio segnalare a tutti i lettori che venerdì 14 ottobre intorno alle ore 20, nei pressi di una fattoria situata dietro l’area di servizio Eni sulla Taranto-Brindisi, a poca distanza dal quartiere Paolo VI di Taranto, qualcuno ha tentato di aggredire e rapinare mio figlio: erano due auto con abbaglianti e fendinebbia accesi e puntati all’indirizzo dell’auto di mio figlio, si trattava di una Fiat Panda nuovo tipo di colore chiaro e di una station wagon. A un certo punto sono scesi dalle macchine due tizi, uno con tra le mani dei sassi, l’altro probabilmente una bottiglia. Quando mio figlio, dopo aver rallentato, ha ingranato la marcia per fuggire, uno di loro ha urlato: “Lassa la machina” (lascia la macchina), ma mio figlio non si è fermato e ha proseguito per la sua strada. Tornato a casa, mi ha raccontato tutto. Lì per lì non abbiamo sporto denuncia perché non saremmo stati in grado di riconoscere gli autori della tentata rapina, ma oggi pomeriggio (l’altro ieri, ndr) io e mio figlio siamo tornati sul posto in compagnia di un amico e quando ci siamo infilati in quella stradina ci siamo prima sentiti osservati, poi siamo stati addirittura inseguiti…»