La preparazione è cominciata già da qualche giorno, ma ora la palestra/scuola “The Tiger” del maestro Giuseppe Milone si appresta a entrare nel vivo della stagione agonistica. A ottobre è infatti in programma il primo evento della stagione, cioè la seconda edizione del trofeo di judo “The Tiger”. Intanto, lo street judo di Milone è giunto già agli esami del quarto livello, sostenuti da Luciano D’Amuri, Pier Paolo Lucchese e Vladimir Sternativo, tutti impegnati in prove dure e in qualche caso anche con una benda sugli occhi per acuire i sensi e aumentare la difficoltà degli esercizi.
Il metodo che da anni Milone insegna, lo street judo appunto, non è dato che dallo studio e dalla messa in pratica di diverse tecniche apprese con l’esperienza e durante i viaggi in tutto il mondo. Il motto in tal senso è: feroce come la tigre, fluido come l’acqua. «Spero sempre che le arti marziali servano a riscoprire se stessi e a temprare il proprio spirito – dichiara il maestro – perché è solo con il lavoro e col sacrificio che arrivano i risultati: se ci si sente arrivati, meglio dedicarsi ad altro».
Quest’anno è stato avviato anche un corso dedicato agli ultracinquantenni perché – spiega Milone – «ognuno di noi ha un potenziale nascosto». Si pensa allo sport, ma non solo allo sport: «Colgo l’occasione per esprimere vicinanza alle popolazioni terremotate, anche perché a Norcia, dove ogni anno si disputa lo stage mondiale Csen, abbiamo tantissimi amici».