I consiglieri del Partito democratico devolveranno alle popolazioni terremotate del Centro Italia i gettoni di presenza della seduta del prossimo 8 settembre, ma è polemica: qualcuno sostiene che la solidarietà non si sbandiera ai quattro venti, qualcuno che le somme sono esigue, altri ancora invece apprezzano e aderiscono all’iniziativa. Tra questi ultimi il capogruppo di Progetto per l’Italia Domenico Attanasi, che in casi come questo ha deciso di mettere da parte le beghe politiche.
«È vero, la solidarietà si fa in silenzio. Ma in questo caso ritengo opportuno comunicare che aderirò alla proposta del gruppo consiliare del PD di devolvere il gettone di presenza del prossimo consiglio comunale alle popolazioni colpite dall’evento sismico di queste ultime maledettissime ore. L’importo individualmente versato è poco più che simbolico, ma reputo molto importante, soprattutto in presenza di tante, troppe, stupide polemiche, la testimonianza di unità di fronte alla sofferenza e al dolore di migliaia di nostri connazionali», ha scritto sul suo profilo facebook.
La decisione era stata comunicata ieri, 25 agosto, proprio dal Pd, che non l’aveva però estesa al resto delle assise (altra polemica) ma aveva solo e soltanto fatto appello alla generosità dei cittadini, avendo chiesto loro di donare qualcosa anche di piccolo o simbolico per dare una mano a chi in questo momento soffre. A questo proposito, oggi il vicecapogruppo dem Fabio Zecchino spiega: «Non abbiamo esteso l’invito ai colleghi della minoranza e neppure ai nostri alleati poiché, come giustamente dice qualcuno, si tratta di scelte personalissime che ciascuno, qualora lo ritenga, deve compiere in piena autonomia e noi, come gruppo consiliare, non abbiamo voluto tirare per la giacchetta alcuno…».
«Riguardo l’entità del contributo – prosegue – siamo consapevoli del fatto che si tratti di somme simboliche, ma ciò non esclude che in privato e in silenzio ciascuno di noi decida di contribuire ulteriormente: semplicemente, trattandosi di soldi pubblici coi quali i cittadini ci indennizzano per il nostro impegno nelle istituzioni, per amor di trasparenza abbiamo deciso di porre la città stessa a conoscenza di questo nostro piccolissimo, ma molto sentito, gesto».