Si è addormentato a riva sul materassino e si è risvegliato al largo: disavventura, ieri, per un 40enne di Francavilla Fontana in località San Pietro in Bevagna, marina di Manduria, salvato in extremis. Nel primo pomeriggio, il bagnante si è allontanato dall’ombrellone, dove c’era la moglie, per rilassarsi un po’ in mare. Imbracciato il gonfiabile, si è diretto in acqua e vi si era adagiato sopra. Dopo qualche minuto, però, ha preso sonno, cullato dalle onde leggere e dal venticello di tramontana che stemperava la calura del sole.
A un certo punto, proprio la coniuge ha dato uno sguardo in mare e ha cominciato a preoccuparsi: suo marito, che per inciso non sa neanche nuotare, era molto lontano dalla battigia e, per giunta, immobile. La donna ha quindi subito avvisato e messo in allarme i vicini di spiaggia, i quali in coro si sono messi a urlare.
Nessuna reazione per alcuni interminabili minuti, nei quali qualcuno ha anche ipotizzato il peggio, ma poi ecco che l’uomo ha preso a muoversi e ha cominciato a sbracciarsi invocando aiuto. Intanto, resosi contro della situazione, un turista napoletano che era nei paraggi si è fiondato sul suo acquascooter parcheggiato sulla sabbia e si è letteralmente lanciato alla volta del materassino. In pochissimi minuti ha raggiunto il “naufrago”, ormai giunto a circa un miglio dalla costa, e gli ha teso una mano tirandolo su e riportandolo – sano e salvo ma comprensibilmente scosso – tra le braccia di sua moglie. Niente da fare, invece, per il materassino, che ha proseguito il suo viaggio verso le coste calabresi. Ma, considerato come si erano messe le cose, quest’ultimo è solo un trascurabilissimo particolare.