Tragedia familiare, intorno alla mezzanotte, a Latiano: figlio ucciso dal padre dopo che il primo aveva chiesto dei soldi alla famiglia. Il genitore, esausto, avrebbe reagito sparandogli contro e uccidendolo. È accaduto in via Francesco Scarafile, zona campo sportivo di Latiano. Il 33enne Antonio Di Cataldo sarebbe morto così, per mano di Cosimo, che aveva contribuito a metterlo al mondo poco più di sei lustri fa. Dopo il fattaccio, probabile conseguenza di un raptus, l’omicida ha confessato tutto ai carabinieri, contattati da sua moglie che aveva assistito al litigio e poi alla scena successiva. Sarebbero stati sei i colpi esplosi dalla pistola – sembra di proprietà della vittima – uno dei quali, quello fatale, avrebbe raggiunto al capo il 33enne, tornato da qualche giorno nella sua città per trascorrere un periodo di vacanza.
Sul posto i vigilantes della Vigil Nova e i carabinieri della stazione di Latiano e del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Vito dei Normanni, oltre al medico legale Antonio Carisi cui il Pm Francesco Carluccio ha chiesto di effettuare un’ispezione cadaverica.