E tra gli indagati c’è anche un ex consigliere comunale

Repertorio
Repertorio

Spulciando tra le carte dell’inchiesta che ieri (22 giugno 2016) ha condotto all’arresto di quattro persone di Oria, emerge che tra i 28 indagati figura anche il nome di un ex consigliere comunale, che era peraltro pienamente in carica al momento dei fatti che gli si contestano. Non c’entra con l’associazione per delinquere finalizzata ai furti d’auto e in abitazione, alle estorsioni, ecc. ecc., ma avrebbe agevolato alcuni altri degli indagati nel portare a termine uno dei loro piani. O, meglio, com’è scritto nell’ordinanza di custodia cautelare, egli sarebbe stato in prima persona l’ideatore del programma criminoso. Ma di quale programma?

E’ presto detto: due degli indagati hanno una necessità e un problema. La necessità è quella di vendere un immobile ereditato da una loro parente stretta. Il problema è che quell’immobile è solo parzialmente (al 50 per cento) di proprietà della loro parente stretta, mentre l’urgenza è di venderlo per intero e d’incassare integralmente il ricavato della vendita. Così, sconsigliati da un amico (a sua volta consigliere comunale dell’epoca), si rivolgono all’esperto consigliere comunale e professionista che indica loro una possibile soluzione: la predisposizione di due distinti testamenti olografi – a nome dei nonni paterni, uno defunto nel 1970 e l’altra nel 1974 – nei quali quella parente stretta era indicata quale unica beneficiaria dell’immobile, nonostante la stessa all’epoca dei presunti testamenti (1969 e 1970) fosse soltanto fidanzata con uno dei figli della coppia (si sarebbero sposati nel 1976).

Fatto sta che quei testamenti – comparsi magicamente dopo oltre quarant’anni – il 24 luglio 2013 vengono depositati per la pubblicazione presso uno studio notarile, e di fatto un altro parente “di troppo” (uno zio paterno, che peraltro in quell’immobile ci abitava) è estromesso dalla successione.

“Io sottoscritta (…) nata a (…) e residente in Oria alla via (…) nomino erede universale della proprietà sulla casa di Oria alla via (…) la signorina (…) nata a Oria il (…) fidanzata di mio figlio (…). Sono contenta d lasciare la mia casa a (…) poiché assiste quotidianamente come suoi genitori a me ed a mio marito, questa è la mia volotnà che intendo sua pienamente rispettata da tutti”. Idem al maschile, in calce le firme.

A seguito di due dichiarazioni di successione depositate e registrare in data 18 agosto 2013, la proprietà dell’immobile diventa dunque esclusiva. E dopo soli tre giorni dal trasferimento della proprietà esclusiva, il 19 agosto dello stesso anno quella casa passa di mano ed è venduta per 45mila euro a un ignaro (e danneggiato) 39enne di Latiano. Con il prezioso contributo, secondo gli investigatori coordinati dal luogotenente Roberto Borrello, dell’allora consigliere comunale, che il 17 agosto firma anche l’Attestato di prestazione energetica allegato all’atto notarile di vendita.

 

 

 

 

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