Si riceve e pubblica:
Che il cedimento di una basola a Piazza Umberto I debba costituire l’occasione per una verifica puntuale del livello di staticità delle arterie viarie francavillesi, è senza ombra di dubbio del tutto ragionevole.
Ma che prima ancora di entrare in possesso delle consequenziali risultanze, e quindi dell’esito delle dovute verifiche, si cerchi di approfittare dell’accaduto per rilanciare la proposta, già ampiamente bocciata, della chiusura di via Roma, appare l’ennesimo insano tentativo di desertificare importantissime aree cittadine, come già avvenuto per Piazza Giovanni XXIII, al sol fine di scimmiottare la chiusura dei centri storici disposta in altre città, senza tener conto della specificità urbanistica della città degli Imperiali.
Un approccio ai problemi da cui emerge l’approssimazione e la superficialità con cui l’A.C. affronta le diverse tematiche collegate al governo della città.
In luogo di analisi, verifiche e confronti, si preferisce l’esibizione del passo del canguro. E cioè della propensione a saltare a piè pari le diverse questioni senza approfondirle. Cosicché, risultando molto carenti le analisi, sono consequenzialmente lacunose le sintesi, e cioè le soluzione adottate.
E’ pur vero che l’assessore competente ( nel senso di competente al ramo) ha già detto che ci stupirà. E la qual cosa Dio solo sa quanto ci ha preoccupati, se solo per un attimo si presta attenzione all’infelice intuizione della variazione del senso di marcia su via Villa Castelli, oppure alla stupefacente presentazione di un’opera avveniristica ( nel senso di molto di là da venire….) come la rotatoria di Largo Borgo Croce.
Ma è altrettanto vero che nutriamo forti dubbi sulle capacità di questa Amministrazione di gestire un problema che si caratterizza per molti e diversificati aspetti: dal rilancio della prima via cittadina (che negli ultimi tempi ha assistito ad una sensibile morìa di esercizi commerciali), alla rivisitazione di un Piano del Traffico, già all’origine lacunosa e carente; dalla possibile chiusura, solo parziale, al traffico (con eventuale ipotesi di previsione di fasce orarie) alla riattivazione della sosta a pagamento; per finire alla rigorosissima verifica della qualità dei lavori effettuati.
Insomma ,una serie di questioni che in tutti modi possono essere affrontate, ma non col salto del canguro.
Avv. Euprepio Curto – consigliere comunale Progetto per l’Italia