Vandali ancora in azione a Francavilla: presa di mira Madonna delle Grazie

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13054780_10205349223880469_1613353233_oDopo i locali comunali al quartiere San Lorenzo, ecco che i vandali hanno stavolta preso di mira l’ex chiesetta di Madonna delle Grazie. Qualcuno, dopo aver forzato la porta d’ingresso, si è introdotto negli ambienti e ha poi infranto vetrate e sradicato il quadro elettrico. Sono ancora da quantificare i danni, che si sommano in ogni caso a quelli prodotti dall’incuria, dal degrado e dallo stato di abbandono in cui l’immobile versa ormai da diversi anni. L’immobile, sempre di proprietà del Comune, sorge a ridosso dell’ospedale “Dario Camberlingo” e da anni è di fatto inutilizzato.

13062809_10205349223240453_1323992459_oL’ultimo affidamento in gestione risale ai tempi del commissario prefettizio Mariarita Iaculli (gestione provvisoria da parte del Club Unesco) mentre in precedenza, tra il 2010 e il 2012 l’amministrazione della Corte l’aveva affidato al Caffè Letterario di Savino D’Andrea. Un biennio di eventi culturali e, non secondariamente, di sorveglianza. «Una sorveglianza che purtroppo ora manca – denuncia il capogruppo di Forza Italia nonché ex assessore Mimmo Bungaro – e, cosa più preoccupante, manca qualsivoglia tipo di programmazione da parte dell’attuale amministrazione, così che i beni pubblici, i beni di tutti, fanno la fine che tutti conosciamo e diventano facile bersaglio dei vandali, i cui gesti sono comunque da condannare senza “se” e senza “ma”».

13078308_10205349223400457_1093451048_oL’amministrazione, che continua a stigmatizzare questi episodi, si difende col dire che manca ancora il regolamento comunale per l’affidamento di simili strutture, anche se Bungaro dichiara che si potrebbe procedere con uno provvisorio nelle more del procedimento amministrativo, così come avvenuto in passato. Al di là delle contrapposizioni politiche, resta un dato di fatto: l’inciviltà, purtroppo sempre più diffusa, di chi evidentemente non ha di meglio da fare che distruggere pezzi di storia e di presente della sua città, ignorando forse che poi i costi per le riparazioni spettano anche a lui/lei o, perlomeno, ai suoi genitori.

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