I carabinieri inseguono e arrestano due ladri, recuperate tre auto rubate

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L’auto civetta sfondata in retromarcia dal conducente dell’Audi Q3

Una spettacolare operazione dei carabinieri: si sono appostati e hanno poi inseguito e arrestato due persone. Si tratta del 41enne Ignazio Fabrizio Pirrelli, di Castellana Grotte, e di Mosè Olive, 34enne di Fasano. Si cercano ancora altri loro complici. E’ accaduto notte scorsa a Fasano, dove i militari erano impegnati in uno specifico servizio per contrastare i furti ai bancomat e le “spaccate” ai danni degli esercizi commerciali. Gli uomini del Nucleo operativo erano a bordo di auto civili nei pressi di un istituto di credito già in passato preso di mira dai ladri, quando hanno notato un’Audi Q3 e una Volkswagen Polo sospette. Ignari di essere seguiti, i conducenti hanno imboccato via Lauberg, che non ha uscita. A quel punto, ormai in trappola, i due occupanti della Polo si sono catapultati in strada e si sono dati alla fuga a piedi, ma i carabinieri li hanno inseguiti. Il conducente dell’Audi, invece, ha innestato la retromarcia e ha speronato l’auto civetta. Uno dei due che erano a bordo della Polo, una volta raggiunto, ha ingaggiato un corpo a corpo con gli uomini dell’Arma: tra le mani aveva un grosso cacciavite lungo più di 30 centimetri. L’altro fuggitivo, invece, è riuscito a far perdere le sue tracce. Non così il conducente dell’Audi, bloccato e arrestato. Sia l’Audi che la Volkswagen sono risultate rubate: una a Castellana Grotte il 14 aprile scorso, l’altra proprio nel corso della notte passata. All’interno dei veicoli sono stati trovati e sequestrati numerosi arnesi da scasso, due secchi pieni di chiodi a tre punte (di quelli usati per tenere lontani automobilisti e forze dell’ordine dai luoghi del delitto), un jammer, un flessibile, due radio ricetrasmittenti, due passamontagna e 60 centraline per auto. Sempre in via Lauberg è stata rinvenuta un’altra vettura – Fiat 500 L – che era stata rubata a Castellana Grotte lo scorso 19 aprile. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti nel carcere di Brindisi.

 

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