Da quelle parti lo chiamano l’Oritanò, con l’accento sulla “o”. Da fine novembre un oritano, Francesco Desimone, e la sua ragazza Pauline Soetaert, hanno aperto questo pezzo d’Italia e di Oria in particolare a Rouen, nel Nordovest della Francia, in Normandia, poco più grande di Brindisi. “L’Oritano“, appunto.
«Qui si vive bene – dicono – è un posto a misura d’uomo, per questo abbiamo deciso di aprire qui il nostro ristorantino». Cibo fresco e semplice, atmosfera accogliente. Questi i segreti di un esercizio che punta a diventare un must soprattutto per chi sia stato in Italia, magari al Sud, e sia rimasto affascinato dalla sua bellezza e dai suoi gusti tipici.
Il menu non è mai lo stesso, cambia ogni giorno, ma si può trovare sempre dell’ottima pasta fresca e formaggi sia freschi che stagionati. Grandi classici del Belpaese. A sera vanno già forte gli antipasti, che ai meno freddolosi possono essere serviti, così come tè e caffè nei pomeriggi più soleggiati, su una petite terrasse (piccola terrazza) che affaccia su Place de la Pucelle (Piazza della Pulzella d’Orléans, che poi sarebbe Giovanna d’Arco).
Se doveste trovarvi da quelle parti e sentiste la nostalgia di casa, fate visita a Francesco e Pauline (aperture dal martedì al sabato dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21,30). Occhio, però: non solo potreste sconfiggere la saudade – per dirla alla brasileira – ma addirittura decidere di stabilirvi lì. A Rouen, dove tutto è così umano e così armonico e si sta un gran bene. Per conferma, chiedere a Francesco; Pauline in questo caso potrebbe risultare un po’ di parte…