Il fatto non sussiste. Sono stati assolti con formula piena il 37enne Giuseppe Fullone, il 24enne Salvatore Schiavone e il 26enne Cosimo Tomaiuolo – tutti oritani – che erano accusati del furto di un’auto – una Fiat Punto intestata a un’impresa di Brindisi ma in uso a un 35enne del posto – avvenuto il 3 luglio 2014 a Oria. Secondo l’accusa, sostenuta dal Pm Pierpaolo Montinaro, il terzetto era stato immortalato dalla telecamera di un’abitazione. Ieri mattina, 4 aprile 2016, è stato celebrato il processo con rito abbreviato dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Brindisi Francesco Cacucci. E proprio a processo le difese degli imputati – avvocati Giancarlo Camassa, Pasquale Annicchiarico, Dario Budano e Antonio Sartorio – hanno dimostrato come l’orario in cui i tre sarebbero stati ripresi da quella telecamera e quello in cui erano stati fermati a un posto di controllo dalla polizia a Grottaglie non fossero compatibili: troppo ravvicinati. A parte quei fotogrammi e il riconoscimento da parte dei carabinieri, nessun altro elemento ha condotto ad accertare la reità di Fullone, Schiavone e Tomaiuolo, che sono quindi stati mandati assolti.