Suggestioni o, al limite, leggende, credenze popolari probabilmente dettate dalla profonda fede che da sempre caratterizza Francavilla Fontana.
Se venerdì sera, durante la processione dei Misteri, in molti hanno assicurato di aver visto muoversi gli occhi della statua di Cristo alla colonna mentre passava da via Michele Imperiali, angolo via San Lorenzo, svariate decine di anni prima – si tramanda – sarebbe accaduto un fatto ancora più eccezionale e, allo stesso tempo, inquietante.
Nella fase della sua realizzazione, uno dei simulacri (pare proprio quello raffigurante Cristo alla colonna, ma alcuni sostengono fosse “La Cascata”) raccontano che si rivolse all’artista mastro cartapestaio Pietro Paolo Pinca, intento a plasmarne il volto, e gli disse qualcosa del tipo: “Sembra quasi che tu mi abbia visto veramente…”. O, meglio, “come mi vedesti così mi facesti”. Ciò, per la presunta somiglianza tra l’Originale e le riproduzioni francavillesi.
E, non a caso, da allora l’espressività facciale di quelle statue ha in numerose occasioni, durante il corteo religioso, indotto i fedeli a immaginare che si animassero, proprio come successo questo Venerdì Santo. Un Venerdì che, al mattino, aveva già fatto registrare un fatto inconsueto: la statua di una delle tre Desolate, uscite in processione al mattino, aveva vacillato ed era quasi caduta una volta giunta in via Michele Imperiali, angolo via San Lorenzo. Per alcuni sono segni, per altri coincidenze. Chi crede interpreta a modo suo, chi non crede anche. Ma, a ben pensarci, la storia di un popolo non si fonda anche sulle sue stesse leggende?