Oria, Coalizione per il cambiamento: «Sollievo per il progetto di piazza Lorch, ma non tutto ci piace…»

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Si riceve e pubblica:

coalizione per il cambiamento, cambiamo storia, insieme per ora, legalità e sviluppo per oria, oria èI Movimenti politici della Coalizione per il cambiamento prendono atto con sollievo del progetto di variante che sta per essere adottato per il completamento dei lavori di piazza Lorch: l’infausta idea di lasciare a vista i ritrovamenti archeologici, con la realizzazione di quella che sarebbe presto divenuta una discarica a cielo aperto, soluzione questa fino all’ultimo fortemente voluta dal Sindaco e dalla sua maggioranza, è stata finalmente e definitivamente accantonata.

Ora si assiste ad una querelle sulla paternità dell’idea di lasciare intatto il piano di calpestio della piazza consentendo la fruibilità della zona degli scavi da via Torre S. Susanna, ma la verità è che fu proprio questa la soluzione da noi proposta sin dal primo momento, addirittura in un Consiglio comunale del mese di settembre scorso; in quella circostanza la nostra proposta venne affossata proprio da una maggioranza che, pur poco convinta del “piccio” preso dal suo Sindaco, non fu però disposta a deluderlo.

Ora si è giunti a questa conclusione con sei mesi di ritardo e di immensi disagi che i cittadini hanno dovuto subire. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare, ma… tant’è, non tutti giungono allo stesso risultato con la medesima tempistica e quando poi la “rivalità a prescindere” ed anche una buona dose di saccenteria prendono il sopravvento, ecco che il danno è fatto!

Alla fine, per fortuna sono riusciti a far ragionare il nostro Sindaco ed il peggio è stato scongiurato.

Ma non tutto ci piace di questo progetto di variante, infatti, attendendo di analizzare con grande attenzione il computo metrico definitivo, non possiamo non evidenziare la bruttezza e la inutilità funzionale della scala di accesso alla piazza posta alla sinistra della zona archeologica quando, a pochi metri, è stata prevista un’altra scala, questa sì gradevole oltre che funzionale in quanto dotata di un pianerottolo da cui osservare gli scavi.

L’inutile scala letteralmente invade la piazza creando una assurda barriera per il passeggio sotto i pochi alberi presenti sul lato di via Torre e costituendo una vera e propria bruttura, soprattutto quel muretto posto di traverso, da aggirare per proseguire la passeggiata. Il direttore dei lavori ha sostenuto che occorreva un sostegno statico per l’area archeologica, ma questo ben poteva essere garantito attraverso la realizzazione di un muro sottoposto al piano di calpestio e perciò invisibile.

Non sono previsti bagni pubblici se non un improbabile prefabbricato da collocare dal lato di via Mario Pagano, e comunque in un futuro non si sa quanto remoto ed utilizzando altre risorse.

Il grande palco naturale pensato per le grandi manifestazioni, costituito dalla scalinata unica, che era alla base concettuale dello stesso progetto, è stato sensibilmente ridimensionato con la previsione del rientro dei gradini del sagrato con un effetto, anche questo, sgradevole e con una notevole riduzione funzionale.

L’area che ospiterà il Monumento ai Caduti è a dir poco anonima e, infine, sono previste pochissime sedute dopo che la grande panchina della zona monumentale è stata soppressa. Anche la fontana, unico ornamento della piazza, è stata eliminata.

Per concludere, possiamo tirare un sospiro di sollievo perché abbiamo rischiato seriamente di trovarci, oggi, difronte ad una soluzione inaccettabile, ma abbiamo anche un grande rammarico perché si poteva fare prima e, soprattutto, molto meglio.

 

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