Una delegazione del centrodestra di Francavilla Fontana è stata questa mattina a colloquio con il prefetto di Brindisi Annunziato Vardè, al quale sono state espresse perplessità circa il modus operandi del sindaco Maurizio Bruno e della sua maggioranza e cui sono stati anche illustrati alcuni recenti presunti misfatti amministrativi: dal caso ex Cerin a quello Koiné, passando per le interferenze nei compiti della polizia locale. Della pattuglia recatasi in Prefettura a Brindisi hanno fatto parte: i consiglieri comunali di Forza Italia Mimmo Bungaro e Sara Milone, oltre al segretario cittadino Rocco Caforio, e i consiglieri comunali Euprepio Curto (Progetto per l’Italia), Domenico Attanasi (Idea per Francavilla), oltre al segretario cittadino dell’Udc Gianfranco Taurisano. Al massimo rappresentante del governo sul territorio è stata chiesta una particolare attenzione riguardo le vicende della Città degli Imperiali e l’operato del primo cittadino e presidente della Provincia Bruno.
Gli esponenti politici hanno riassunto al prefetto i freschi casi al centro del confronto-scontro politico-amministrativo, essendosi concentrati nello specifico sul nuovo bando tributi – mancante della cosiddetta clausola sociale e, a loro dire, viziato da altre palesi illegittimità – e sulla tardiva risoluzione del contratto con l’ex gestore del servizio parcheggi a pagamento Koiné. «Sospettiamo – sostengono il capogruppo Bungaro e la sua vice Milone – che con questa scelta sia stato esposto il Comune a un danno erariale non da poco: se Bruno e i suoi ci avessero dato ascolto quando abbiamo suggerito noi di risolvere il contratto, il debito della società sarebbe stato soltanto di 60mila e non di 130mila euro, soldi peraltro che sarebbero stati coperti dalla prima polizza fideiussoria. Inoltre – proseguono – l’ex gestore ha già manifestato l’intenzione d’instaurare un contenzioso, e saranno altri soldi pubblici spesi male».
E’ stato poi esposto un altro tema scottante: quello del presunto favoritismo, denunciato nei mesi scorsi da Curto, nei confronti di un’attività commerciale, che sarebbe stata tenuta al riparo dai controlli della polizia municipale per volere del sindaco, come scritto dagli agenti nel verbale di contestazione.
Infine, si è fatto riferimento al garbo istituzionale o, per meglio dire, allo sgarbo istituzionale del sindaco e della sua amministrazione, i quali ignorerebbero il concetto stesso di dialogo tra le contrapposte parti politiche, assumendo un atteggiamento arrogante, provocatorio e disonorante nei confronti della minoranza sia di centrodestra che di centrosinistra. Il prefetto avrebbe ascoltato con interesse quanto gli è stato prospettato, ma al momento non è dato sapere quali saranno le eventuali azioni che intenderà intraprendere. La presenza di sei autorevoli rappresentanti istituzionali e politici al cospetto di Sua Eccellenza non ha precedenti nella storia francavillese e denota il clima di tensione che ormai caratterizza i rapporti tra le distinte fazioni in campo.
Nelle prossime ore sarà comunque diramato un comunicato ufficiale da parte dei protagonisti dell’incontro odierno.