“L’umafeminità”, ovvero il sessismo nella lingua italiana: se ne parla allo Scientifico “Ribezzo”

liceo scientifico ribezzo francavilla

“Il presidente è incinta!” è uno dei tanti ridicoli paradossi che dimostrano il carattere sessista del linguaggio che usiamo comunemente.

La discriminazione nei riguardi delle donne passa innanzitutto attraverso il vocabolario della lingua italiana. Non a caso, le parole vocabolario e dizionario sono di genere maschile. Sarà perché l’Accademia della Crusca, a cui si deve il primo vocabolario della nostra lingua pubblicato nel 1612, era composta da soli uomini ed esaminò principalmente le opere di tre scrittori: Dante, Petrarca e Boccaccio.

Gerardo Trisolino
il prof. Gerardo Trisolino

Ma anche nei secoli successivi le cose non sono andate meglio per le donne, sopraffatte da uno stuolo di scrittori e grammatici tutti rigorosamente di sesso maschile. Ragion per cui il nostro lessico sovrabbonda di termini maschili, che rappresentano un mondo fatto a immagine e somiglianza dell’“umanità”, termine che non a caso tradisce la sua radice e la sua sopraffazione sulla “feminità”.

Il sessismo della lingua italiana è l’argomento scelto da Gerardo Trisolino e Nadia Cavalera per contribuire alle iniziative per la giornata internazionale della donna.

La conferenza si tiene nella mattinata di venerdì 11 nell’auditorium del liceo scientifico “Ribezzo” di Francavilla ed è riservata agli studenti del quinto anno.

Il titolo è quanto mai significativo: “L’umafeminità contro la violenza dell’umanità. Riflessioni sulle discriminazioni sessuali della lingua italiana”. L’incontro sarà introdotto dal dirigente scolastico Vincenzo Sportillo.

Che il tema sia di grande interesse e attualità lo dimostra l’insistenza con cui la presidente della Camera Laura Boldrini esorta a usare nelle sedi istituzionali termini femminili quando ci si riferisce alle donne. Per esempio, la Boldrini è la presidente e non il presidente della Camera.

Nadia Cavalera, salentina di origine, vive da molti anni a Modena, dove ha fondato insieme a Edoardo Sanguineti la rivista letteraria “Bollettario”. Ha pubblicato numerosi libri di poesia. Recentemente ha curato l’antologia “Umafeminità. Cento poet* per un’innovazione linguistico-etica”, a cui ha collaborato anche Gerardo Trisolino con una sua poesia.

 

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