“Noi quei libri ce li prendiamo, eccome”. Lo assicura il vicesindaco di Oria, con delega alla Cultura, Egidio Conte, il quale spiega come questa mattina il sindaco Cosimo Ferretti si sia messo in contatto con la famiglia dell’ingegner Cesare Mola, scomparso l’estate scorsa e autore della donazione di 428 volumi alla biblioteca civica, per rassicurarla. A quanto si apprende, si è trattato solo di un disguido e il Comune non ha mai rifiutato alcunché: semplicemente, non c’era alcuna richiesta ufficiale e, dunque, il patrimonio librario è finora rimasto nella disponibiltà della curatrice incaricata di mediare tra gli eredi (che risiedono fuori) e l’ente.
“Non è certo la prima donazione di questo tipo che riceviamo – spiega Conte – e non c’è stata una sola volta in cui abbiamo opposto un rifiuto, quindi ci comporteremo allo stesso modo anche in quest’occasione: ringrazieremo e prenderemo in carico quei libri, che andranno ad arricchire il catalogo della nostra biblioteca”.
Inoltre, si apprende, il sindaco ha chiesto espressamente ai figli dell’ingegner Mola di essere presenti in occasione della cerimonia di consegna. Il caso, che aveva indignato più di qualcuno, è chiuso. O, per dirla con l’amministrazione, non si è mai aperto. A monte, solo un difetto di comunicazione a causa dell’assenza di una formale istanza per la presa in carico del lascito testamentario.