«Non ci sono problemi per quanto concerne le percentuali di raccolta differenziata: siamo perfettamente sopra il 40 per cento e quindi né oggi né in futuro rischiamo un considerevole aumento dell’ecotassa e della Tari». L’assicura il presidente del Consiglio comunale di Oria, Glauco Caniglia, dopo che oggi stesso il sindaco Cosimo Ferretti ha contattato il dirigente dell’Aro Brindisi 1 Ovest, ingegner Giuseppe De Leonardis, per saperne di più ed eventualmente ricevere direttamente da lui rassicurazioni sulla questione sollevata dal Movimento 5 Stelle.
La quota di rifiuti differenziati nel mese di gennaio, tanto per intendersi, si attesterebbe intorno al 48 per cento e sarebbe dunque ben distante da quel preoccupante 19 per cento che fino a ieri compariva sul Portale ambientale della Regione Puglia. Un disguido dovuto, pare, a un errore nella trascrizione dei dati. Lo scorso anno, invece, ci si è fermati al 45 per cento e in ogni caso la tariffa relativa all’ecotassa resterà quindi per il 2016 di 6,97 euro a tonnellata.
L’importante differenza tra il primo e il secondo semestre del 2015, con un netto calo nel secondo periodo, sarebbe stata causata soprattutto dai problemi alle discariche, verificatisi tra agosto e settembre, e alla reintroduzione nelle campagne dei cassonetti per la raccolta dei Rsu. Criticità, queste, che dovrebbero essere attenuate – salvo cause di forza maggiore – durante l’esercizio in corso.
L’amministrazione comunale ha avanzato, infatti, due alternative proposte al gestore del servizio Monteco-Cogeir. La prima (e anche quella che con maggiori probabilità sarà accolta) prevede una presa settimanale in meno dell’umido (frazione organica) con in compenso la raccolta porta a porta anche nelle contrade, il che comporterebbe una nuova rimozione dei cassonetti. La seconda comporterebbe invece due prese settimanali in meno dell’umido, compensate non solo dalla raccolta porta a porta nelle campagne, ma anche di quella del vetro in tutto il territorio (con conseguente rimozione delle campane, che costituiscono spesso ricettacolo per l’abbandono della spazzatura).