Lo scorso anno chiedemmo pubblicamente al Sindaco di attuare subito un suo punto programmatico. Le rotatorie negli snodi stradali nevralgici della città. Con determina di giunta n. 31 dello scorso 10 febbraio questa richiesta è stata accolta e, seppure con un po’ di ritardo, è stato compiuto il primo grande passo per la loro realizzazione. Siamo soddisfatti.
La soddisfazione raggiunge il livello apicale alla notizia che la rotatoria che riteniamo più urgente, quella su Borgo Croce, sarà realizzata grazie a una sponsorizzazione di un privato cittadino.
Riteniamo infatti che questa forma di partecipazione, sgravando il Comune dagli impegni finanziari per la realizzazione, consenta all’Ente comunale di destinare le risorse economiche risparmiate ad altri servizi utili alla cittadinanza che necessitano di fondi.
Riteniamo, inoltre, che la sponsorizzazione di un privato sia una sorta di riconoscimento alla collettività che ha accompagnato “le fortune” economiche e professionali dello stesso sponsor.
Insomma, come dire “Francavilla mi ha dato, io rendo qualcosa alla stessa Città”.
Certo i soliti “dietrologi” della politica nostrana magari ci vedranno chissà che, fantasticheranno. Certo, a pensarci bene, in fondo anche a loro, Francavilla dà qualche possibilità, forse ogni tanto se ne dovrebbero ricordare e amarla di più. Questa è appunto l’occasione, si fa una cosa utile per tutti.
Tutti dovremmo sentirci coinvolti nella questione “rotatorie”. Queste, infatti, non devono essere intese solo come opere stradali tendenti a regolare il traffico veicolare, bensì devono essere intese anche come “porte d’ingresso” alla città. Come ogni porta d’ingresso deve rappresentare il carattere e lo stile dei proprietari della casa. Ossia del popolo francavillese.
Chiediamo quindi che la progettazione di dette rotatorie non sia affidata freddamente agli uffici comunali, peraltro oberati di lavoro, ma sia promosso un concorso aperto a idee progettuali che contemperino le necessità infrastrutturali e quelle architettoniche, nonché culturali e sociali senza dimenticare l’economicità delle stesse. Anche la partecipazione potrà essere, per molti professionisti e non, l’occasione di rendere alla città qualcosa di quello che la stessa gli concede.
Infine bisognerebbe già pensare al dopo realizzazione. Si potrebbe richiedere una manifestazione d’interesse per chi vuole “adottare” tale rotatorie. Nel senso che si prenderà cura sia della manutenzione ordinaria, che della gestione contro forme di degrado e vandalismo.
Se riuscissimo a combinare questa grande operazione sarebbe la più lampante dimostrazione della vitalità, generosità e grandiosità di un popolo, quello francavillese.
Angelo Camassa
(Pres. Nova Era)