Oria capoluogo di un’ipotetica futura Regione Salento. L’idea, già circolata negli anni passati, è del Movimento presieduto da Paolo Pagliaro, nel frattempo nominato anche responsabile nazionale Regionalismo e federalismo di Forza Italia. Pagliaro non solo non ha abbandonato i suoi propositi, ma in un’intervista pubblicata oggi sul Nuovo Quotidiano di Puglia li ha rilanciati, ribadendo come in una Regione a tre “teste” (Brindisi-Lecce-Taranto) la giunta potrebbe avere la sua sede nel castello di Oria – considerata l’equa distanza tra le attuali tre Province – e gli assessorati potrebbero essere distribuiti sulla base delle peculiarità dei diversi territori: l’Ambiente a Taranto, il Turismo a Brindisi, la Cultura a Lecce, ecc.
Secondo Pagliaro, inoltre, il progetto delle 31 Regioni (anziché le attuali 20), elaborato insieme con la Società geografica italiana, consentirebbe al Tacco d’Italia di essere meno marginale rispetto ad adesso e di affrancarsi da quel Bari-centrismo che finora l’avrebbe penalizzato («L’85 per cento tra funzionari e dirigenti regionali è barese»). Sempre secondo il leader del MRS, l’istituzione di nuovi enti regionali non produrrebbe ulteriori sprechi, ma al limite un migliore impiego delle risorse: tanto per fare un esempio, ci sarebbe una sola Autorità portuale e un’unica Camera di Commercio. I territori, inoltre, sarebbero più omogenei sotto un profilo economico, infrastrutturale e identitario e potrebbero avere un dimensione ottimale rispetto alle esigenze delle comunità d’appartenenza.