L’Azienda sanitaria locale di Brindisi punta sui pronto soccorso dei suoi ospedali, e cioè quelli di Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni/Fasano: cinque nuovi medici per il capoluogo, tre per Città Bianca e Città della Selva, due per la Città degli Imperiali. Il direttore generale dell’Asl, Giuseppe Pasqualone, fa sapere per il tramite dell’ufficio stampa interno, che saranno assunti complessivamente 14 medici. I dieci professionisti assegnati all’area Emergenza-Urgenza dei tre presidi di cui sopra hanno già firmato il contratto dopo che sono state concluse le procedure di concorso (bandito nel febbraio 2014) ed è stata approvata la graduatoria per titoli ed esami per dieci posti da dirigente medico. Inoltre, si starebbe già procedendo allo scorrimento della stessa graduatoria da cui saranno pescati altri quattro dottori: tre andranno a potenziare ulteriormente il Perrino, mentre un altro è in fase di assegnazione. Con ogni probabilità, sarà destinato al Camberlingo.
«Così facendo, a partire dai prossimi giorni i turni saranno organizzati con la presenza costante di più medici, con un’articolazione che riuscirà a garantire una migliore qualità del servizio ed una più rapida presa in carico dei pazienti che afferiscono alle tre principali postazioni di pronto soccorso degli ospedali della provincia», fanno sapere dall’Asl.
«Una particolare attenzione – è scritto nel comunicato – è stata rivolta all’area dell’emergenza-urgenza dell’Ospedale di Brindisi, parallelamente al consolidamento della risposta agli utenti attraverso l’incremento degli assetti numerici relativi al personale medico assegnato. La qualità dell’assistenza viene ulteriormente garantita attraverso il ricorso agli otto posti dedicati all’Osservazione Breve Intensiva, di recente attivazione, dove i pazienti possono avvalersi di un’area dedicata all’attesa per effettuare percorsi diagnostici più approfonditi e dare così ai medici la possibilità di una decisione terapeutica o presa in carico più appropriata».
L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre le liste d’attesa e, al contempo, di fornire un servizio la cui qualità sia il più possibile elevata.