Centro Casalinghi, ritardi nel risarcimento post-incendio: c’è un esposto alla Procura

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Dopo gli annunci dei mesi scorsi e dopo l’ennesima assemblea dei lavoratori – indetta dalla segreteria territoriale Uil e svoltasi martedì 19 gennaio – oggi cinque dipendenti dell’impresa Centro Casalinghi di Francavilla Fontana, il cui stabilimento in zona industriale fu in gran parte distrutto da un incendio il 17 luglio 2012, hanno depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Brindisi. Il quintetto è creditore di somme – neanche elevatissime – nei confronti della società, che però non può liquidarle loro a causa delle lungaggini e del presunto ostruzionismo nel procedimento finalizzato al risarcimento del danno da parte della compagnia assicurativa Unipol-Sai.

I dipendenti, assistiti dall’avvocato Fabio Fullone del foro di Brindisi, lamentano infatti “il grave inadempimento da parte della compagnia, che sta pregiudicando le aspettative degli stessi, rispetto alle somme dovute per le spettanze economiche maturate prima dell’incendio e che quindi sta minando la certezza dell’occupazione, non affatto garantita dagli sviluppi di una vicenda gestita dalla compagnia solo per la tutela dei suoi interessi”.

fabio fullone
L’avvocato Fabio Fullone

Alla magistratura si chiede dunque di fare chiarezza su una faccenda che potrebbe nel frattempo presentare profili di rilevanza penale. La Unipol-Sai – sostengono ancora i cinque – ha trascinato gli accertamenti peritali per quasi quattro anni e oggi neanche più presenzia alle sedute programmate. Il sospetto è che l’obiettivo sia quello di giungere al fallimento dell’impresa, i cui legali rappresentanti erano stati denunciati salvo poi vedere archiviare le rispettive posizioni, in modo tale da doversi poi liquidare un danno molto, molto forfettario. Nell’esposto si legge anche che, sulla base di altri casi analoghi, questo appare addirittura come un preciso modus operandi da parte della compagnia. Sarcasticamente, è scritto che per concludere la procedura di accertamento dei danni relativi alla tragedia della Costa Concordia è occorso un tempo di gran lunga inferiore.

Oltre ad aver interpellato gli organi inquirenti, i lavoratori hanno chiesto un incontro urgente sia al neoprefetto di Brindisi, Annunziato Vardé, che al sindaco di Francavilla Fontana Maurizio Bruno al fine dell’apertura di un tavolo istituzionale volto alla definitiva risoluzione di una questione che mette seriamente a repentaglio l’occupazione no solo dei denuncianti, ma anche di decine e decine di loro colleghi.

 

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