La Regione ha già detto di sì e dunque, a questo punto, manca soltanto per il Comune. Il progetto per la realizzazione di campo da golf, club house e servizi annessi in contrada Carlo di Noi Superiore, a Francavilla Fontana, prende sempre più forma, anche se ovviamente l’ultima parola spetta alla comunità locale. Nei giorni scorsi, la società “Cavallo Francesco e figlio Srl”, in nome e per conto del Consorzio Costa dei Cavalieri S.c.a.r.l. di cui fa parte, ha protocollato a Castello Imperiali una comunicazione con la quale chiede a sindaco, segretario generale e dirigenti dei settori tecnico, urbanistico e Attività produttive di fare presto.
La giunta regionale, presieduta da Michele Emiliano, ha infatti approvato in via definitiva il progetto, accordando alle imprese consorziate – Cavallo Francesco e figlio Srl, C.R. Costruzioni Srl e Fraver Srl – il finanziamento richiesto nell’ambito del Programma operativo Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007-2013 “Aiuti alle medie imprese e ai Consorzi di PMI per Programmi integrati di investimento”. Un finanziamento di quasi 9 milioni di euro, sui circa 20 complessivi dell’investimento, che rischierebbe di saltare qualora i lavori non fossero avviati entro i prossimi sei mesi.
Di qui il sollecito a ché da palazzo di città si diano una mossa per facilitare “un’iniziativa – si legge nella nota – di importanza rilevante sotto tutti i profili, occupazionale oltre che turistico, potendo diventare per il territorio, sia del Comune di Francavilla Fontana che di tutta la provincia, una cassa di risonanza di altissimo livello». Lo step successivo è ora la convocazione della conferenza dei servizi, dopo di che la questione potrebbe tranquillamente e definitivamente approdare nelle sedi politiche della Giunta e del Consiglio comunale.
Nei mesi scorsi, il primo cittadino Maurizio Bruno, in parziale disaccordo con l’allora suo assessore all’Urbanistica Roberta Lopalco, aveva già espresso interesse nei confronti dell’ipotesi che un domani sorgesse a Francavilla un campo da golf a 18 buche, ma da questo momento in poi la faccenda deve necessariamente essere istituzionalizzata e passare prima dagli uffici, poi dagli organi politico-amministrativi.
Sul punto, il neoassessore all’Urbanistica Tommaso Resta non si sbilancia: «So che sono già stati trasmessi alla Regione i pareri preliminari, ma ritengo che a questo punto il procedimento sia squisitamente di carattere tecnico: se ci saranno i presupposti, andrà avanti fino ad approdare nuovamente in Regione e poi in Consiglio comunale, altrimenti non se ne farà nulla».
Le assise civiche dovranno comunque esprimersi sull’argomento poiché il progetto comporta una variante al Piano di fabbricazione, lo strumento urbanistico tuttora vigente: quell’ampia area in contrada di Noi Superiore dovrebbe infatti passare da agricola a sportiva e ricettiva.